La coppia, un legame che si basa sulle differenze, non sull’omologazione

Oggi   gli uomini  sono confusi , poiché se da un  lato le donne sono  sempre  più aggressive e  li vorrebbero tutti “emo-boy” , dall’altro lato si lamentano perchè gli uomini sono troppo “deboli”;  così lui non sa come comportarsi.
Questo divario tra i sessi sembra allargarsi sempre più e il numero delle coppie che vedono naufragare il loro sogno d’amore anche; nella nostra società l’incompatibilità tra i progetti dei due sessi come il modo per perseguirli porta ad uno sgretolamento del rapporto di coppia  e di conseguenza ad una sfiducia generale. L’altro da noi viene individuato come opposto, antagonista, addirittura intralcio sul cammino.
La realtà che sottende a queste idee è molto semplice, ma difficile da superare: l’uomo  ideale non esiste, così pure la donna;  sono solo degli ideali e quindi non ci sono nella realtà.  L’ideale è frutto delle nostre fantasie, dei  nostri sogni e dei nostri desideri, non può materializzarsi in essere umano, per rimanere ideale deve essere avvolto nel mistero e nell’intangibile. L’uomo  ideale non si sposa ed anche  la donna. Spesso le donne hanno l’impressione che i maschi siano  incapaci di amare in modo appassionato, o di abbandonarsi con slancio ai  propri desideri. E questo le fa sentire sole ed incomprese. L’uomo è in crisi, perché la donna  lo desidera come lei, si sente sempre criticato e messo all’angolo perché non sa risponde alle grandi emozioni come la donna desidera. La sua  personalità vacilla.
Oscar Wilde in uno dei suoi aforismi scrive: “Non esiste il marito ideale. Il marito  ideale resta celibe.” L’uomo dovrebbe  recuperare la propria identità e non cadere vittima di quello che vuole la donna. E’ necessario che le donne  inizino ad amare l’uomo per  quello che egli è con i suoi pregi e i suoi difetti senza cercare di trasformarlo in un proprio simile. Dimostrare gli aspetti emotivi e sensibili della propria anima non significa essere meno virili, essere attento alle esigenze della propria compagna mettendo di tanto in tanto da una parte il proprio narcisismo erotico è un passo importante che l’uomo dovrebbe provare a compiere.
L’uomo  non dovrebbe ricoprire ruoli stereotipati, ma  essere se stesso unendo  il mistero alla capacità di  aprirsi al dialogo con la sua partner, cercando di vivere l’intimità come un momento  non prestazionale, ma complice. Ma fino ad oggi l’uomo è stato educato e cresciuto credendo che si debba fare “sesso” per dimostrare  di essere all’altezza di  medie statistiche.
La strada sicura che l’uomo  pensa di  percorrere è fatta di schemi mentali rigidi forniti dai dogmi dell’educazione e dai pregiudizi, ma su quella strada non c’è affatto quello che dalla vita vorremmo, lì non troveremo mai il meglio. La donna invece mentre proclama la propria sensibilità, sventola la sua emotività, la sua capacità di comprensione ed accoglienza; caparbiamente richiede all’uomo quelle caratteristiche che lei possiede, cerca di plasmarlo a propria immagine e poi ne invoca la mascolinità.
È la diversità che ha attratto i due sessi che come poli opposti si sono congiunti, renderci omologhi rovina la magia.
La  vera determinazione e disinibizione è quella di essere come si  è , a prescindere dalle richieste sociali. L’uomo dovrebbe essere in sintonia con i propri desideri e bisogni, il tesoro nascosto dovrebbero renderlo cosciente. Parafrasando Jung : “Si fa di tutto, anche le cose più strane, pur di sfuggire alla propria anima.” Sembra che l’uomo moderno abbia  perso questo contatto con la propria anima, ha difficoltà ad avere un buon rapporto con se stesso e con i propri bisogni e questo porta  una maggiore difficoltà ad accedere al desiderio. I mezzi per essere amabili, desiderabili, sognabili sono: rafforzare la differenza con il partner, stabilire delle distanze, sviluppare la propria attrazione sessuale e sentimentale, armonizzare i bisogni di intimità e sessualità. La donna dovrebbe ritrovare la propria femminilità, intesa come accoglienza, emotività, mistero.
Nessuno dei due deve pensare che il desiderio e il sentimento parta dall’altra persona: nella realtà il desiderio  parte prima da sé, dalla valutazione dei  propri bisogni e delle proprie abilità che devono essere guardati obiettivamente. L’amore, l’eros,  tende a produrre la fusione tra due  individui, il  vero erotismo  è possibile quando ciascun partner cerca di comprendere l’altro, riuscendo a mettersi al suo posto in uno scambio di ruoli, a fare proprie le fantasie. Come sviluppare queste abilità? Bisogna erotizzare la distanza e la differenza, rinnovare il desiderio amoroso, accettare l’autonomia propria e dell’altro come scambio che arricchisce, affermare  la  propria identità. L’altro non è il competitor, ma la nostra parte mancante, nella fusione dei due ci si scambia ruoli e intenti perdendosi, per ritrovare la propria identità.

Dott.ssa Federica Protopapa
Dott. Luigi Persano