Taranto: Mar Piccolo ripopolato di cavallucci marini, specie a rischio


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Negli scorsi giorni sono stati liberati oltre 100 esemplari di cavalluccio marino della specie Hippocampus hippocampus nel secondo seno del Mar Piccolo, a Taranto: il rilascio è avvenuto in una delle tre microriserve protette create nel Parco Regionale nel 2024. L’evento di reintroduzione è partito dal Molo Ex Idroscalo Bologna, gestito dalla Scuola Volontari Aeronautica Militare – Svam, ed è parte di un progetto di conservazione promosso dall’Acquario di Genova in collaborazione con il Comune di Taranto, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Università degli Studi di Bari, l’azienda danese Rockwool e la fondazione ambientalista One Ocean Foundation. All’interno dell’area protetta, dove sono stati liberati i cavallucci marini, è stata installata una struttura artificiale che funge da appiglio e rifugio e agevola le attività di predazione degli animali da parte dei cavallucci.
Il Mar Piccolo di Taranto, che fino a poco tempo fa ospitava una delle più folte popolazioni di cavallucci marini nel Mar Mediterraneo, ha visto una drastica diminuzione degli esemplari, con un calo del 90% circa, a partire dal 2016. Una perdita dovuta a diversi fattori: fenomeni naturali, come il riscaldamento globale e le ondate di calore, ma anche cause umane, come le catture accidentali nella pesca artigianale, la frammentazione degli habitat e il commercio illegale di organismi marini, come appunto cavallucci marini e oloturie, usati nella medicina tradizionale cinese.
Questi problemi rappresentano una minaccia seria per la conservazione di queste specie nel Mediterraneo, e, senza interventi adeguati, le popolazioni potrebbero rischiare l’estinzione.
Gli esemplari rilasciati negli scorsi giorni sono nati da coppie prelevate dal mare di Taranto lo scorso anno. Dopo il prelievo, sono stati allevati presso l’Acquario di Genova come parte di vari progetti di conservazione.
Marina Poci