Rapine e furti a Cesena, due brindisini arrestati dalla polizia


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Gli investigatori del commissariato di polizia di Cesena hanno arrestato in esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare (una in carcere e l’altra ai domiciliari) due pugliesi con numerosi precedenti e problemi di tossicodipendenza.
I due, un 26enne di Brindisi, domiciliato a Cesena, e un 22enne residente a Ostuni, ma di fatto senza fissa dimora, dovranno rispondere di rapina aggravata e lesioni personali gravissime. Entrambi sono ritenuti responsabili di una serie di furti e rapine commessi a Cesena, prevalentemente ai danni di anziani ultrasessantenni fra agosto e settembre scorsi.
A impressionare, in particolare, era stato quanto accaduto lo scorso 20 settembre nel quartiere cesenate di Pievesestina, dove una donna in bicicletta, durante un tentativo di scippo con strappo, venne scagliata a terra da una vettura, subendo gravissime ferite che la portarono ad un passo dalla morte e che sta subendo ancora una lunga riabilitazione.
I passanti che prestarono i primi soccorsi parlarono di una Ford Fiesta di colore nero. Particolare che portò subito gli agenti sulle piste dei due pregiudicati. Individuata in poche ore la vettura parcheggiata, bastò attendere sino a quando i due, convinti che il periodo caldo fosse ormai passato, tornarono per recuperare il mezzo. Nelle tasche di uno dei due fermati venne ritrovato il telefono cellulare della donna ferita.
Le persone, che per prime erano intervenute a soccorrere la vittima. avevano riferito di aver trovato la donna a terra priva di sensi vicino alla propria bicicletta ,notando nel contempo la presenza sul posto di un’autovettura Ford Fiesta di colore nero la quale, dopo aver colpito la donna, era ripassata vicino senza prestargli soccorso, ma bensì dandosi a repentina fuga. Attesa la chiarezza dei fatti e gli elementi al momento a disposizione le indagini degli investigatori si sono orientate verso due persone già sospettate della commissione di analoghi reati.“
E’ emerso la vettura potesse essere quella in uso ai due sospettati. E’ stata così organizzata un’attività volta al rintraccio di detta autovettura impiegando massivamente tutte le pattuglie disponibili. L’auto sospetta è stata individuata alcune ore dopo. La successiva attività di appostamento ha permesso di bloccare i due malviventi quando, ritenendo la situazione oramai tranquilla, si stavano accingendo a riprendere il veicolo. Uno dei due aveva il telefonino della 56enne. Elementi alla mano, il sostituto procurato ha richiesto un’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal giudice ed eseguita mercoledì.

“Le ricadute positive dell’attività investigativa svolte dal Settore Anticrimine del Commissariato, sono state successivamente riscontrate dall’aver osservato, come a seguito dell’attività svolta, il fenomeno criminale ha subito una brusca regressione su quel territorio sino quasi ad azzerarsi – afferma il dirigente Pascarella -. Tutto questo conforta l’Ufficio nel concreto convincimento di aver stroncato quasi sul nascere un sodalizio criminoso di carattere seriale capace di provocare un allarmante recrudescenza di tale reato”.