
Al termine di una partita pazzesca, dopo due ore e 27 minuti di gioco, Flavia Pennetta conquista le semifinali del torneo di Indian Wells con il punteggio di 6/4, 5/7, 6/4. E’ stata una delle imprese più grandi della giocatrice brindisina che si è trovata a due punti dalla vittoria nel secondo set e poi è precipitata a un punto dallo 0-4 nel terzo, quando ormai l’avversaria sembrava aver preso il sopravvento. E’ stata la vittoria del carattere, della tecnica e del coraggio, quella di Flavia che in semifinale incontrerà la numero uno del seeding mondiale, la cinese Na Li.
L’avversaria di oggi, Sloan Stephens, 21 anni, numero 18 del mondo, è la vera speranza del tennis a stelle e strisce per il dopo Williams. Era giunta ai quarti di finale senza perdere neanche un set.
Primo set. Nella prima partita, Flavia annulla la prima palla-break dell’incontro al quarto gioco con un servizio vincente. Nel settimo gioco la Pennetta infila il primo break, dopo 27 minuti e un rovescio incrociato che non lascia scampo all’avversaria: 4-3.
Nel gioco successivo Flavia annulla due palle break e si porta sul 5-3 nonostante non è un game che giochi benissimo. Ma mette dentro i punti decisivi. Sloan tiene la battuta e così al cambio di campo la Pennetta serve per il primo set (5-4).
La Pennetta vince il gioco a zero e in 40 minuti si aggiudica la prima partita
Secondo set. Flavia trova poco la prima di servizio: 39% e tre doppi falli contro il 73% di prime messe dall’americana. Ma compensa con il suo grande rovescio.
La Stevens sbaglia spesso da fondo campo (21 errori gratuiti) e non riesce mai a prendere la rete.
In apertura del secondo set Flavia apre subito strappando il servizio alla Stephens. Sul servizio successivo la Pennetta annulla altre due palle break (oltre alle tre del primo set). Ma al terzo tentativo arriva, dopo 53 minuti, il controbreak dell’americana.
Nel quarto gioco c’è il secondo break dell’americana su una palla chiamata per errore fuori alla Pennetta che si fida del giudice di linea e non chiede la verifica con il “falco”, l’occhio elettronico. La Stephens conduce per 3-1. Ma Flavia si riscatta subito con un controbreak conquistato poi il servizio: 3-3.
Flavia continua a martellare con il rovescio lungolinea.
Al nono gioco Flavia toglie il servizio all’avversaria, si porta sul 5-4 e serve per la partita. Sembra fatta, ma sulla sua battuta e sul 30-15, a due punti dal match, sbaglia tre dritti di fila. Si va sul 5-5.
La Stephens gioca due game grandissimi e ribalta la situazione portandosi sul 6-5. A questo punto la partita cambia completamente perché l’americana comincia a non sbagliare più nulla e vince il secondo set per 7-5 dopo essere stata a due punti dalla sconfitta. La Pennetta serve ancora male la prima, poco più del 50% consentendo all’avversaria di comandare il gioco.
Terzo set. Il terzo set si apre con un turno di servizio vinto a zero dall’americana che strappa subito quello dell’avversaria e si porta sul 2-0. E poi sul 3-0. Ormai sembra fatta.
Ma con grande fatica, la brindisina riesce ad aggiudicarsi il quarto game sul suo servizio e si porta sull’1-3. Si gioca sotto una tormenta di vento che condiziona ogni palla.La Pennetta tira fuori le unghie: strappa il servizio e arriva al 2-3. Poi il pareggio. Si ricomincia sul 3-3 quando gli americani già erano pronti a festeggiare.
Sul 4-4 la Pennetta riesce a togliere il servizio all’avversaria e torna a servire per il match. Sul 5-4 e 40-0 si fa recuperare sciupando tre match point. L’americana gliene annulla un quarto. Ma al quinto non c’è niente da fare.
A 32 anni e sullo stesso cemento sul quale, lo scorso anno, stava meditando di appendere la racchetta al chiodo, si appresta a giocare una delle partite più importanti della sua carriera. Dopo aver stupito ancora il mondo.