L’Enel perde la partita ma salva l’onore: contro Cantù senza Dyson e Todic non si poteva fare di più


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di FABRIZIO CAMPAGNOLI

Niente da fare per la New Basket Brindisi, che perde alla Maaporo Arena contro la Pallacanestro Cantù per 84 a 69. Troppo forte questa Vitasnella per questa Enel Basket, senza Dyson, Todic e Formenti. Non è bastata agli uomini di Bucchi la voglia di giocarsela comunque, portando cinque uomini in doppia cifra e giocando un quarto quarto da grande squadra.
Brindisi inizia subito forte, con Jackson, Lewis, Snaer James e Zerini, accetta volentieri il ritmo che Cantu vuole dare alla gara, un corri e tira molto spettacolare e divertente. I primi canestri sono tutti da oltre l arco dei tre punti, con due bombe per parte, Jenkins apre e James risponde poi Leunen a cui replica Snaer. Darryl Jackson, lanciato in quintetto vista l’assenza di Dyson, tiene bene il campo anche se ha in consegna joe Ragland e non è affatto un compito facile. Andrea Zerini è sempre più un certezza, con due rimbalzi offensivi tiene a galla i suoi ma a metà primo quarto Brindisi è sotto di quattro lunghezze, divario che si fa sempre più profondo man mano che passano i minuti e man mano che Aradori e Ragland prendono confidenza con il canestro. Primi cambi per Bucchi, con Campbell in campo e con Chiotti. L’impatto dell’italoamericano sulla gara è tutt’altro coppe felice, con due palle perse in fila. Sul 27 a 16 per i padroni di casa, inizia il secondo periodo.Il copione della New Basket rimane simile a quello dei primi dieci minuti. Molta fatica ad attaccare il canestro e troppe palle perse nell’ultimo passaggio. La reazione dei brindisini arriva grazie al solito monumentale Zerini, l’ennesimo tap in smuove i compagni che riescono a trovare continuità in difesa e in attacco, anche se le percentuali non premiano i ragazzi di Bucchi. Quando mancano poco meno di quattro minuti alla sirena, Snaer dal cuore dell’area riporta i suoi sotto la doppia cifra si svantaggio. Sacripanti nel frattempo schiera un quintetto atipico con quattro italiani in campo e con il giovane Abass da numero quattro per fermare James. Uter e Ragland fanno molto male, ma Lewis e Campbell tirano fuori gli artigli, mandando i compagni negli spogliatoi con dieci punti da recuperare.
Nel terzo periodo la gara si spacca in due, con il punteggio e sopratutto con l’inerzia dalla parte della Vitasnella Cantù. A Brindisi va tutto male, mentre i padroni di casa hanno vita facile in fase offensiva. Il tabellone dice 62 a 42, con gli ospiti che tirano
con il 40% dall’arco dei tre punti . Bucchi si schiera a zona per cambiare il corso delle cose e sopratutto per far tirare il fiato ai suoi, viste le rotazioni ridotte al minimo. L’effetto della scelta è inaspettato e la squadra brindisina piazza un parziale importante che porta Campbell e compagni addirittura sul meno nove, grazie alle bombe di DelRoy James. Ma è ancora una volta Joe Ragland a rigettare indietro gli ospiti e mettere in cassaforte risultato e secondo posto in classifica.
Peccato per Brindisi, arrivata all’appuntamento senza tre uomini decisivi e con qualche elemento (Chiotti) sempre più fuori dai giochi.

Acqua Vitasnella Cantù batte Enel Brindisi 84-69 (27-16; 45-35; 69-48).

Cantù: Abass 7, Jones 4, Uter 6, Rullo 3, Leunen 9, Jenkins 11, Nwohuocha, Marconato ne, Ragland 24, Aradori 11, Cusin 7, Gentile 2. All.: Sacripanti.

Brindisi: James 13, Todic ne, Formenti ne, Savoia ne, Lewis 10, Chiotti 8, Jurtom, Zerini 10, Snaer 12, Leggio ne, Campbell 9, Jackson 7. All: Bucchi.

Arbitri: Vicino, Biggi, Calbucci.

Note – Tiri liberi: Cantù 15/16; Brindisi 8/8. Tiri da 3 punti: Cantù 11/26; Brindisi 9/29. Rimbalzi: Cantù 32; Brindisi 36. Usciti per 5 falli: nessuno. Spettatori: 3600.