Giornalista e accoltellatrice: “Ho difeso i miei figli da una bestia”


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C’è ancora qualcosa di poco chiaro nella storia che vede protagonista Eleonora de Nardis, la giornalista agli arresti domiciliari con l’accusa di aver ferito a coltellate il compagno, l’avvocato barese Piero Lorusso. Qualcosa legato alla scena dell’uomo che scappa dalla casa in calzoncini chiedendo aiuto, la presenza di bambini in casa e il fatto che la donna non sia accusata di tentato omicidio ma solo di lesioni e dunque non voleva ucciderlo, almeno secondo la polizia.
Ecco, una scena quasi teatrale che non è chiaro da cosa sia stata scatenata. La De Nardis appare determinata a difendersi e confinata agli arresti in quella stessa abitazione, si difende a spada tratta su Twitter pubblicando una serie di post che sono tracce interessanti per capire cosa possa essere successo. Il primo è una citazione: “Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, ma dietro un uomo mediocre invece due tre”. Il secondo entra più nel merito della vicenda: “Grazie per tutti i messaggi di solidarietà a chi conosce il calvario di questi anni e a chi lo immagina solo”. Ma nel terzo tweet appare chiara anche qual è la linea difensiva decisa, netta, che la giornalista ribadirà davanti al giudice per le indagini h preliminari nell’udienza di convalida dell’arresto: “Ho solo difeso i miei bambini da una bestia. Chi mi conosce. E ora ho tanta paura di ritorsioni”.
Difesi da cosa? E quali sono state le fasi del ferimento?.
Le indagini sono condotte dalla polizia del commissariato di Ostuni e coordinato dal pm Milto De Nozza. La presentatrice, fuori dal servizio pubblico dal 2005 e vincitrice anche del premio “Telegiornalista dell’anno”, ha firmato numerosi servizi per Porta a Porta e Uno Mattina. La presa di distanze della Rai e la titolazioni di alcuni articoli oggi, che vanno al di là della vicenda giudiziaria, rendono probabilmente la sua vicenda ancora più amara”.