Il mistero dei giovani scomparsi dagli arresti domiciliari: uno catturato in Centro dalla Squadra mobile

La misteriosa fuga di almeno sei giovani detenuti ai domiciliari sembra destinata a concludersi presto: Davide Di Lena, 25 anni, considerato un pericoloso rapinatore, è stato catturato questa sera dalla Squadra mobile di Brindisi che lo braccava ormai da giorni.

Di Lena si trovava in Centro ed era solo. Si era allontanato da casa nell’agosto scorso, facendo perdere le tracce.

Gli uomini del vicequestore Alberto Somma da giorni, sicuri che fosse rimasto in zona, controllavano tutti i luoghi dove sospettavano potesse avere appoggi, certi di riuscire a beccarlo.

E in effetti questa sera è stato individuato, solo, mentre si muoveva a piedi per le vie del Centro. Prima ancora di rendersene conto, è stato circondato e catturato. Non ha reagito né era in possesso di armi.

Di Lena era stato condannato quattro anni di reclusione per una violenta rapina commessa con un complice, Marco Russo, anch’egli brindisino, in una gioielleria di Nardò dove puntarono una pistola alla tempia di una commessa e picchiarono il proprietario. Per scappare poi con un bottino di 160 mila euro.

Dopo la condanna era stato destinato alla detenzione nella sua abitazione di via Del Mare.

Evidentemente però questo non aveva rappresentato un deterrente per Di Lena che, quasi contemporaneamente ad altri tre giovani detenuti nelle stesse condizioni, si era dato alla macchia. Ai primi quattro si sono aggiunti Andrea Romano e Sandro Polito, ricercati per l’omicidio di Mino Tedesco avvenuto il primo novembre scorso.

Cosa ci sia dietro l’evasione di massa dei primio quattro non è stato chiarito.Di Lena viene caturato pochi giorni dopo l’arresto di Luca Ciampi, messo a segno dai carabinieri durante lo scorso week-end.