Nonostante sia l’omicida reo confesso di Angelo De Angelis, l’edicolante fasanese ucciso il 24 febbraio 2011 con due colpi di fucile, Leo Mileti è stato scarcerato con un decreto di sospensione della pena.
Mileti era stato condannato in primo grado (con rito abbreviato) e dodici anni di reclusione, pena confermata in Appello. Ma la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza, disponendo il rinvio a un’altra Corte d’assise d’Appello, accogliendo i dubbi sollevati dagli avvocati difensori che sostenevano l’inesistenza dell’aggravante della premeditazione.
Così, su disposizione del procuratore generale Ciro Saltalamacchia è stato disposto il decreto di sospensione dell’esecuzione della pena detentiva, in attesa della nuova sentenza della Corte d’Appello.
Mileti (foto in basso) uccise il 47enne De Angelis (foto grande) con due fucilate all’alba, davanti alla sua edicola, in via Mignozzi, a Fasano. Attraverso le intercettazioni telefoniche i carabinieri scoprirono che la vittima intratteneva una relazione con la moglie di Mileti. Quest’ultima, interrogato, confermò di essere l’autore del delitto.