Contrabbando, due brindisini i nuovi boss del traffico di bionde

OPERAZIONE “SVETI NIKOLA”

Nelle prime ore del mattino 180 militari della Guardia di Finanza di Brindisi, supportati dalla componente aerea e dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata del Corpo, hanno eseguito 40 provvedimenti di custodia cautelare disposti dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, al termine di complesse indagini che hanno fatto emergere un traffico internazionale di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, in forma associativa, tra il Montenegro e l’Italia.

I PRESUNTI CAPI

Al vertice del contrabbando due vecchie conoscenze degli investigatori: il brindisino Rocco Conserva e il fasanese Paolo Ferrara, detto Antimino. L’organizzazione aveva base in Montenegro.

LE PERSONE INDAGATE

Sono indagate 42 persone di cui 2 donne. 35 persone sono state attinte dalla misura cautelare personale della custodia in carcere e 5 dalla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.

L’INPUT ALLE INDAGINI

L’indagine è nata dal soccorso in mare di alcuni naufraghi trovati su zattera a 40 chilometri dalla costa di Monopoli 15 aprile 2012. Nessuno credette che stessero effettuando una battuta di pesca. I naufraghi sostennero che il motoscafo aveva urtato contro un corpo galleggiante. Se la guardia di finanza non avesse investigato (c’erano già banchetti per la vendita al dettaglio a Brindisi, Taranto e Bari) oggi non saremmo qui. 1

Cinque giorni dopo, il 30 aprile, nei pressi della Croazia c’era un’imbarcazione semisommersa. Era lo scafo dei naufraghi: a bordo una tonnellata e mezzo di sigarette di contrabbando e una patente nautica falsa intestata a tale Ugolini, uno dei naufraghi. La Finanza lo interrogò e partì l’inchiesta.

Tra gli arrestati anche due donne (mogli) che sostituiscono mariti quando in sono carcere. 

Le sigarette sono le ormai famose Yes smoke.

I REATI CONTESTATI

Agli indagati sono stati contestati i seguenti reati: • associazione per delinquere finalizzata al contrabbando extra-ispettivo di tabacchi lavorati esteri; • contrabbando extra-ispettivo di tabacchi lavorati esteri; • ricettazione, il tutto con l’aggravante della transnazionalità delle condotte.

LE INDAGINI

Sono state svolte dai militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Brindisi, con il supporto tecnico, operativo e investigativo del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma e della componente aeronavale del Corpo. L’attività investigativa, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Lecce (nelle persone del Procuratore Cataldo Motta e del Sost. Proc. Alessio Coccioli), ha interessato un’associazione dedita al contrabbando internazionale di tabacchi lavorati esteri che veniva perpetrata a mezzo di potenti scafi che partivano dall’isola montenegrina di Sveti Nikola per effettuare poi gli sbarchi sulle coste brindisine e del sud barese.

Le indagini hanno tempestivamente stroncato, un tentativo di recrudescenza del fenomeno del contrabbando di sigarette via mare, operato da soggetti già attivi nel settore illecito prima della nota operazione “Primavera” (anno 2000), favorito dal difficile contesto economico attuale e da una domanda di sigarette determinata anche dall’elevato prezzo dei tabacchi di monopolio. Nel corso delle attività, sono stati eseguiti i seguenti interventi repressivi: • 21.12.2012 Fasano, Savelletri, Torre Canne e Villanova; • 25.01.2013 Brindisi; • 27.01.2013 Monopoli – Polignano a Mare; • 30.01.2013 S.S. 379 – Brindisi; • 08.02.2013 località Apani – Brindisi; • 15.02.2013 Brindisi; • 27.05.2013 acque territoriali a sud di Brindisi, che hanno portato al sequestro complessivo di 1,3 tonnellate di tabacchi lavorati esteri di contrabbando, all’accertamento di tributi evasi per 230 mila euro nonché all’arresto, in flagranza di reato, di 8 responsabili.