VIOLENZA SESSUALE SU RAGAZZINI, ARRESTATO DON GIAMPIERO PESCHIULLI


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Violenza sessuale e abusi sessuali su minori di 14 anni: con queste ipotesi di reato, i carabinieri di Brindisi hanno arrestato don Giampiero Peschiulli, il sacerdote di 73 anni che fino all’ottobre dello scorso anno reggeva la parrocchia di Santa Lucia, nel centro di Brindisi, e le cui perversioni sessuali erano state smascherate il mese prima da un servizio girato con telecamere nascoste dalla trasmissione televisiva “Le Iene”. Al sacerdote, accusato di almeno due gravissimi episodi, sono stati concessi gli arresti domiciliari. L’arresto è stato richiesto dal pm Giuseppe De Nozza e ordinato dal gip Tea Verderosa.

Nel servizio, intitolato “Il prete pomicione”, l’anziano sacerdote veniva incastrato da alcuni attori che si fingevano in difficoltà chiedendo consigli e conforto in chiesa, ottenendo in cambio carezze, toccatine, baci e allusioni sessuali. Quando don Giampiero subì la visita dell’inviato delle Iene, Giulio Golia, che gli chiedeva conto del suo comportamento, il prete si barricò in chiesa chiamando i carabinieri e minacciando querele.

Il servizio fu mandato in onda circa un mese dopo e provocò prevedibili reazioni, scoperchiando un pentolone che sembrava bollire da tempo senza che nessuno avesse il coraggio di parlare. A inquietare era il fatto che nel servizio un attore, seppure maggiorenne, aveva detto di avere solo 16 anni, circostanza che non aveva per nulla trattenuto il sacerdote da effusioni e toccatine. Poteva trattarsi dunque non solo di un prete pomicione ma di una persona con attitudini alla pedofilia.

Dopo quell’episodio, i militari dell’Arma, coordinati dal pm Giuseppe De Nozza, hanno iniziato a indagare per verificare quali fossero i retroscena.

Sarebbero emersi così alcuni episodi di violenza sessuale nei confronti di adoloscenti sui quali il sacerdote avrebbe compiuto atti sessuali, non è chiaro ancora se in canonica, nel suo appartamento o in auto.

Nei giorni successivi alla divulgazione del video don Giampiero tentò di rimanere al suo posto, continuando a celebrare messa e dicendosi sereno. Ma le circostanze lo convinsero subito dopo un colloquio con l’arcivescovo Domenico Caliandro a rassegnare le dimissioni, lasciando successivamente Brindisi dopo scritte minacciose apparse nei pressi della chiesa e presunte minacce di morte subite.

I carabinieri si presentarono poco tempo dopo con un avviso di garanzia  per violenza sessuale e abusi su minori con contestuale decreto di perquisizione. Acquisirono lettere, mail, messaggi sms, ma anche missive di genitori che avrebbero minacciato il sacerdote sospettando suoi atteggiamenti deviati nei confronti dei ragazzi.

Evidentemente molti erano a conoscenza ma nessuno aveva il coraggio di parlare anche se si dice che anche la Curia arcivescovile avesse ricevuto in più occasioni segnalazioni sui comportamenti anomali del sacerdote senza che però fosse preso alcun provvedimento. La sua parrocchia continuava a essere frequentata da decine di bambini che seguivano i corsi di catechismo.

E così se non ci fossero stati quelli delle Iene don Giampiero Peschiulli sarebbe ancora al suo posto, con la delega alla benedizione degli animali il giorno di Sant’Antonio, i suoi capelli tinti color pece e quel profumo intenso che portava addosso. Un profumo che probabilmente molti bambini ricordano con terrore.