
Creavano cloni di auto circolanti duplicandone alla perfezione il libretto di circolazione, la targa e il numero di telaio e abbinandoli a vetture rubate, dell’identico modello e colore: una persona è finita in carcere, un’altra ai domiciliari e una terza è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel corso di un’operazione condotta dai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana in tre località delle province di Brindisi e Taranto. In carcere è finito Franco Buccolieri, 44 anni, già noto alle forze dell’ordine. Ai domiciliari Giovanni De Tommaso, 31 anni, entrambi sono di San Pancrazio Salentino. Sono accusati di riciclaggio e ricettazione in concorso, truffa, uso di atto falso in relazione alla falsità materiale commessa in atti pubblici, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi.
L’indagine dei carabinieri, svoltasi tra il settembre 2018 e l’ottobre 2020, è nata dalla denuncia di una donna che aveva scoperto che la sua auto risultava di proprietà di una terza persona. Circostanza non vera perché non aveva mai venduto il veicolo né conosceva il nuovo proprietario del mezzo.
Le indagini, coordinate dal pm Francesco Carluccio, hanno consentito di accertare che effettivamente in Italia circolava un veicolo clone di quello della donna, identico per modello, colore, targa e telaio. Tutto era perfettamente contraffatto. Il libretto di circolazione faceva parte di uno stock di carte in bianco rubate nel 2004 alla Motorizzazione civile di Enna. L’auto risultava invece rubata nell’aprile 2018 a Fasano.
Per realizzare il clone e poterla mettere in vendita era stato simulato un trasferimento di proprietà avvenuto tra Buccolieri e l’acquirente del mezzo presso l’agenzia di pratiche auto di De Tommaso, a San Pancrazio. Quest’ultimo aveva apposto la propria firma per autenticare quella del venditore del veicolo originale, ossia la donna, che in realtà era totalmente all’oscuro di ciò che stava avvenendo.
Le indagini successive hanno consentito di appurare che altri veicoli erano stati clonati con lo stesso sistema, operazioni nelle quali risulta coinvolto il titolare di una rivendita di auto usate di Tuturano che è stato sottoposto all’obbligo di dimora. Sono quindi stati individuati e sequestrati tre veicoli, tutti provento di furti, avvenuti nelle province di Brindisi, Taranto e Napoli, e i relativi documenti di circolazione, anch’essi provento dal furto in Sicilia.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip del Tribunale di Brindisi, Maurizio Saso.