Emporio Ruggiero, da qui iniziò il rione Commenda

di Giovanni Membola per il7 Magazine

Il prossimo 9 febbraio di Cosimo Ruggiero avrebbe compiuto un secolo. È la giusta occasione per raccontare la storia di un commerciante coraggioso dalla visione lungimirante, che ha fortemente contribuito allo sviluppo di un rione popolare nato da pochi anni e ancor’oggi ricco di contraddizioni.
Nel 1955, quando Cosimo – per tutti Mino – aprì il suo negozio in via Calabria 1, la Commenda era un vasto cantiere edilizio, una “frazione” della città in piena fase di espansione urbanistica. Qui era tutto “tufi e conza”, con la gran parte delle strade ancora non asfaltate, in pochi avrebbero scommesso una lira sul futuro di un quartiere che per decenni ha sofferto la totale mancanza di servizi e infrastrutture. Tutto ebbe inizio pochi anni prima con un nucleo di abitazioni “extrapopolari” costruite per le famiglie contadine rimaste senza tetto durante gli eventi bellici, edificate tra le attuali vie Toscana, Campania, Sicilia, Marche, Commenda e Calabria, e caratterizzate dai tipici porticati adibiti ad alloggio di carri agricoli e animali da lavoro, poi chiusi per aumentare l’esigua superficie abitativa. L’intera area era in preda ad una frenesia costruttiva che si sarebbe completata, in buona parte, almeno dieci anni dopo.

Mino Ruggiero è stato uno dei primissimi negozianti a crederci e ad aprire una attività commerciante in quel nulla, dove mancava praticamente tutto, compreso il collegamento con centro cittadino (il cavalcavia venne inaugurato solo nel 1962), e con numerose famiglie in condizioni di forte disagio economico. Considerata l’assenza di marciapiedi, Mino fece realizzare delle apposite “spadacchie” di legno, vere e proprie rampe per facilitare il passaggio dalla strada in terra battuta all’ingresso del suo locale. I listelli però si rompevano facilmente pertanto venivano sostituiti con una certa frequenza, per la gioia del falegname Antonio Tarantini. Il negozio divenne presto un importante punto di riferimento e di ritrovo per le persone della zona, era una bottega “multigeneri” dal ricco assortimento merceologico: qui si potevano acquistare principalmente generi alimentari e liquori, quindi oggetti d’uso quotidiano e chincaglierie varie tipiche di una merceria. Conseguì quasi subito l’esclusiva di vendita per “la bassa Puglia” (così veniva definito il Salento in quegli anni) della nota marca di caffè Saicaf, ovvero la Società Anonima Industria Caffè di Bari, e della Cremalba, la crema di nocciole da spalmare prodotta dalla Ferrero, l’antenata della Nutella.

Nei primi anni l’attività commerciale è andata avanti tra mille difficoltà, si riusciva a mettere da parte solo pochi soldi, si guadagnava il giusto per portare avanti la famiglia e la rivendita. Ma lo spiccato spirito di laboriosità, la passione e la professionalità dimostrata nel tempo gli consentirono di superare ogni ostacolo e raggiungere risultati encomiabili, ottenendo anche lusinghieri riconoscimenti. Nel 1960, infatti, Cosimo Ruggiero venne insignito dell’alta onorificenza di cavaliere del lavoro, proprio nello stesso anno dell’imprenditore milanese Gioacchino Alemagna, inventore del primo panettone industriale.

L’anno successivo l’emporio si trasferì al civico 29 di via Emilia, al piano terra della nuova palazzina di proprietà fatta costruire dal negoziante, ormai avviato a dare seguito al suo spiccato spirito imprenditoriale. Nel 1963 divenne socio fondatore della Banca Popolare di Brindisi, un’altra importante dimostrazione delle sue capacità operative e manageriali in rami diversi. Non è mai mancato un sostegno, anche finanziario, a chi si trovava in difficoltà, ha sempre garantito un valido supporto alla comunità, puntando dritto alla crescita del quartiere: decisiva la sua collaborazione con lo straordinario don Raffaele Rocchetta nel trovare i fondi necessari per la costruzione del complesso parrocchiale dedicato a S. Vito Martire, inaugurato dopo la metà degli anni ’60. L’impegno non si è mai fermato, in particolar modo nell’ambito dell’esercizio sul territorio di tutte le forme di commercio. Sua l’idea, realizzata nel 1969, di creare e coordinare pool di aziende nel quale entrarono a far parte il fotografo Piazzolla, l’oreficeria Cisternino, il negozio di abbigliamento di Lino Schena e il Bar di Gino Colella. Già in precedenza voleva riunire i negozianti di alimentari per attuare una vera e propria cooperativa sul modello emiliano-romagnolo, dove ognuno si doveva occupare di un settore specifico in funzione delle proprie attitudini, anticipando quello che poi divenne realtà con l’arrivo dei primi supermercati. Con le sue iniziative incoraggiava e guidava gli altri operatori nell’avvio di nuove attività nel rione (oggi viene chiamato tutoring commerciale), in particolare fu determinante nella promozione dei Magazzini Gamma, poi divenuti OVS, e soprattutto nell’apertura della prima farmacia di quartiere, voluta dalla famiglia del dott. De Castro. Tutto questo grande fervore ha inciso positivamente sul processo di trasformazione della scena urbana e nelle consuetudini di vita del quartiere, i suoi apporti non passarono inosservati, tanto che nel 1978 la Confcommercio locale decise di premiarlo conferendogli la meritata Stella al Merito del lavoro.

Nell’emporio di Mino Ruggiero si trovava di tutto, era un ampio spazio di vendita con la merce scrupolosamente ordinata su scaffali ed espositori, in una miscela di colori, odori e aromi. I clienti erano considerati amici, per tanti di loro è ancora vivida l’immagine di lui dietro al bancone insieme alla moglie, Nicolina Sanguedolce, assiduamente al suo fianco, con quell’allegria che li distingueva e quel modo di fare sempre cordiale e gentile. Sino all’età di ventinove anni ha collaborato con loro anche il figlio Angelo, l’unico che aveva deciso di seguire le orme dei genitori, gli altri tre figli (Giuseppe, Giovanni e Patrizia) avevano scelto di percorrere strade professionali differenti. L’attività venne cessata nel settembre del 1985 quando Cosimo decise di vendere la licenza e godersi la meritata pensione.

È stato un viaggio lungo trent’anni di un uomo brillante, saggio e coraggioso. Mino Ruggiero, infatti, è stato un lavoratore instancabile e precursore di strategie moderne, ha creduto nel futuro sul quale ha scommesso e investito tanto, contribuendo non poco alla crescita economica e sociale della Commenda, il quartiere divenuto poi il cuore commerciale della città. Una figura straordinaria che merita di essere ricordata e magari presa come esempio dalle nuove generazioni di commercianti.