Padre ucciso a coltellate, chiesta la perizia psichiatrica per Zullino


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È stata richiesta una perizia psichiatrica per stabilire se Alessandro Zullino, 41 anni, di Brindisi, fosse capace di intendere e di volere la sera del 22 novembre, quando avrebbe ucciso con cinque coltellate il padre, Cosimo Zullino, 70 anni. L’istanza è stata presentata dall’avvocatessa Giovanna Corrado al termine dell’interrogatorio di convalida del fermo, disposto dal pm Livia Orlando con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
Nella stessa giornata, il magistrato ha incaricato il consulente informatico Silverio Greco di analizzare i video della villetta di via dei Sarti, nel rione Sant’Elia, dove l’anziano viveva con la moglie. Le verifiche riguarderanno anche i tre telefoni rinvenuti dai carabinieri. Due mesi il termine per le consulenze, che potrebbero chiarire movente e dinamica.
La ricostruzione attuale si fonda soprattutto sulla testimonianza della moglie: il figlio sarebbe entrato in casa con una copia delle chiavi, avrebbe preso un coltello in cucina e avrebbe colpito il padre più volte, minacciando poi la madre fino a trascinarla in strada. Zullino, giunto poco dopo al comando dei carabinieri con il coltello ancora in mano, si è chiuso nel silenzio. Ora il giudice dovrà decidere sulla perizia psichiatrica.