Porto di Villanova, ultima chiamata per rimodernarlo


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di Adele Galetta per IL7 Magazine

Si dovrà attendere il prossimo 16 ottobre per la decisione definitiva sulla riqualificazione del Porto turistico di Villanova e la gestione dei suoi servizi quando si tornerà a parlare nella terza ed ultima Conferenza dei servizi che si terrà tra Regione Puglia, Comune di Ostuni, il Consorzio degli operatori di Villanova, e l’Ati CR Costruzioni Srl / Fraver Srl, rimasta dal 2009 l’unica società proponente per la realizzazione dell’intervento.
“La riqualificazione del Porto di Villanova rappresenta, senza dubbio, la sfida più ambiziosa del mio programma di governo – commenta il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola – un’operazione complessa che cambierebbe, finalmente, volto allo storico borgo costiero della Città Bianca. Malgrado se ne parli da oltre vent’anni, a parte qualche piccolo intervento, non sono stati mai raggiunti risultati concreti.
Dopo una lunga serie di traversie, iniziate con la perdita di un finanziamento di circa 6 milioni di euro a causa della mancata presentazione di richieste autorizzative, passate per il fallimento di Italia Navigando, la società controllata dalla statale InvItalia, e terminate con la beffa del Patto per il Sud, resta in piedi un’unica opportunità d’intervento che preveda l’investimento privato, grazie alla disponibilità dell’ATI CR Costruzioni srl/ Fraver srl”.
Presentato quasi dieci anni fa, il progetto è stato rimodulato in base ad alcune osservazioni poste dalla Sovrintendenza e sta passando al vaglio della Conferenza di servizi avviata dalla Regione a maggio scorso. Il 16 luglio scorso, in occasione del secondo incontro, l’Amministrazione ha espresso il suo parere positivo. “Attendiamo ora l’esito del terzo vertice, convocato per il prossimo 16 ottobre, quando tutti gli enti e i portatori d’interessi coinvolti si esprimeranno sul progetto definitivo, che prevede anche l’intervento di dragaggio.
Altro punto dolente della vicenda. Sarebbe stato possibile candidarsi al finanziamento, per l’ottenimento del quale abbiamo effettuato la caratterizzazione dei fondali, se la Regione non avesse stoppato la procedura. Allo stato attuale, quindi, non c’è nessuna possibilità di mettere mano al Porto se non attraverso la compartecipazione privata. Mi conforta la collaborazione di un Consorzio nato spontaneamente per supportare l’azione progettuale, composto dalle diverse realtà imprenditoriali e associative presenti nell’area e presieduto da Antonello Solito, un professionista che è stato amministratore nella mia precedente giunta e, come il sottoscritto, un cittadino che ama profondamente Villanova. Il processo di governance intrapreso porterà alla realizzazione di un’infrastruttura rispondente ai più moderni standard di settore e alle esigenze di diportisti e cittadini”.
Sono previsti, infatti, impianti per il rifornimento del carburante, la messa in sicurezza dei moli, la creazione di una serie di servizi igienici e di accoglienza ai diportisti, servizi di sicurezza a terra e alla navigazione, rifacimento di tutte le strutture attualmente presenti, seguendo i nuovi canoni di efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche. I progettisti, gli Ingegneri Vitantonio Vitone e Pier Maggi dello Studio Ing. Vitone&Associati, intendono cambiare radicalmente l’aspetto del Porto, destinato a diventare prezioso sostegno allo sviluppo del turismo ostunese, incrementando lo sviluppo del settore nautico. Nelle intenzioni espresse dal progetto, la realizzazione di un percorso pedonale sulla banchina, che si immagina costellata di attracchi e servizi ai natanti.
Un teatro, il “Magna Grecia”, da 400 posti a sedere per manifestazioni volte ad animare la vita dei luoghi. Oltre all’aumento del numero di porti barca, si prevede la realizzazione, anche, di un centro servizi e di attività commerciali. Le due società proponenti provvederanno alla ristrutturazione della Torre Angioina, diventata recentemente di proprietà comunale, e delle antiche stalle che insistono negli immediati dintorni.
“La riqualificazione del Porto turistico e l’affidamento dei servizi annessi, mi sta a cuore non solo perché era tra i punti cardine della mia campagna elettorale ma, soprattutto, perché rappresenterebbe davvero un volano per l’economia turistica di Ostuni – continua Coppola. Se il progetto preliminare venisse approvato in Conferenza di servizi, il procedimento sarebbe irreversibile e il piano d’intervento diventerebbe così definitivo. Assieme all’ambizione politica e professionale – conclude il sindaco – nel portare a compimento questo progetto ci sarebbe anche risvolto affettivo. L’ultima Amministrazione che ha messo mano al porto con un’operazione di dragaggio è stata quella guidata dal mio compianto fratello Michele. Mi auguro quindi che il percorso intrapreso possa invertire la triste tendenza all’abbandono che da lungo tempo caratterizza una zona fondamentale per la città di Ostuni. Sento il peso della responsabilità verso i cittadini ostunesi a cui bisogna restituire uno spazio che da troppo tempo è sottratto alle possibilità di crescita della città”.