Psicologo leccese trovato morto a Modena: c’è un indagato per omicidio


Condividi su

Un uomo tunisino di circa 30 anni, rintracciato dopo una fuga in un’altra regione, è stato iscritto nel registro degli indagati dal sostituto procuratore della Repubblica di Modena Luca Masini con l’ipotesi di reato di omicidio: sarebbe fortemente indiziato di avere ucciso Raffaele Marangio, lo psicoterapeuta e docente universitario di 78 anni, originario di Lecce, trovato senza vita nella sua abitazione di Modena il 26 luglio scorso dagli agenti della Squadra Volante della Polizia di Stato.
Si tratta di una persona che frequentava la casa del professionista, presso cui aveva sede l’Associazione per lo sviluppo psicologico e culturale dell’individuo e della comunità (ASPIC) di Modena, che Marangio aveva fondato nel 1996 e della quale era presidente e responsabile della formazione.
La morte dello psicoterapeuta aveva destato perplessità sin dal ritrovamento del corpo, rinvenuto supino con un cappio al collo realizzato con una cintura: la posizione del cadavere, innaturale per avallare la tesi del suicidio, ha immediatamente orientato gli investigatori ad approfondire l’accaduto, tanto con accertamenti tecnico-scientifici (sarebbero attesi a giorni gli esiti degli esami del dna presente sulla scena del crimine e quelli sulle celle telefoniche agganciate dal cellulare dell’indagato), quanto con l’ascolto di testimoni. Diversi vicini di casa di Marangio hanno dichiarato di avere sentito la vittima discutere animatamente con il 30enne nei giorni precedenti alla morte. I primi accertamenti medico-legali, inoltre, avrebbero stabilito che il cadavere è stato spostato dopo che è sopraggiunta la morte, avvenuta non per strangolamento, come il cappio aveva indotto a ritenere in un primo momento, ma per soffocamento.
Laureato in Pedagogia ad indirizzo psicologico nel 1973, Marangio dal 1991 era abilitato come psicologo psicoterapeuta dopo il percorso quadriennale in psicoterapia all’Istituto di Psicoterapia Analitica di Firenze. Successivamente aveva frequentato il master in Gestalt Counselling all’Aspic di Roma. Dal 2008 era stato docente a contratto di Psicologia Clinica al Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena.
Secondo quanto riferito, era in procinto di lasciare l’Emilia Romagna per trasferirsi a Roma dalla figlia e dalla nipotina.
Marina Poci