
di Nicholle Salerno*
E’ imminente l’incontro del 10 marzo presso il Teatro don Bosco, dove si terrà la presentazione del “Rapporto Giovani 2022” , testo redatto dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo – Ente fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore col sostegno della Fondazione Cariplo.
Un momento di riflessione che ci aiuterà a comprendere in maniera maggiormente dettagliata l’Universo Giovanile in Italia, mettendo a confronto i dati raccolti nel testo con quanto ascoltato nelle scuole secondarie superiori.
Un’occasione comunitaria utile per comprendere le motivazioni che hanno generato episodi di violenza nella nostra Città e Provincia. Una rabbia ed una frustrazione che spesso abbiamo osservato tra le fasce d’età più giovani, un fenomeno che merita di essere analizzato e compreso in maniera profonda per capire ciò che le nuove generazioni vivono.
Il percorso svolto e l’incontro previsto possono essere considerate attività dal profondo valore comunitario, una reale volontà di applicare la sussidiarietà e la corresponsabilità, un’occasione che ci possa far sentire parte di una visione comune della quotidianità e dell’ambiente che ci circonda.
L’Osservatore Romano ha dedicato un’intera pagina al nostro territorio, facendo sì che le storie dei nostri giovani e le loro potenzialità valicassero il confine del nostro territorio, pur senza tralasciare le debolezze, mettendo in luce i punti di forza e le criticità di un luogo che di fatto può e deve comprendere a pieno i propri bisogni ma anche le proprie risorse.
L’analisi del Rapporto Giovani 2022 è l’inizio di un processo di medio-lungo periodo, che si auspica possa attivarsi a partire dall’incontro del 10 marzo, riconoscendo nella cooperazione e collaborazione di ciascuno il proprio ruolo educativo all’interno della comunità.
Ognuno deve riflettere personalmente e comunitariamente del proprio impegno alla luce delle proprie competenze e vocazioni, una riflessione comune e condivisa che possa superare il “si è sempre fatto così”.
I dati che si esplicano in numeri, grafici e analisi qualitative sono una concreta fotografia della realtà e raccontano oggettivamente e razionalmente la situazione che ci circonda.
Una visione numerica e sociologica accurata e dall’elevato valore scientifico sono necessarie per le scelte che siamo chiamati a compiere come comunità educante. È importante che dai bisogni e dalle fragilità nasca una progettualità che possa essere frutto di una comprensione consapevole del contesto che ci circonda.
I giovani ragazzi incontrati appaiono fortemente provati dal periodo pandemico, ma presentano un’elevata maturità nell’ascolto e nel parlare di sé, sintomo di una forte e profonda voglia di essere compresi e di essere considerati una risorsa per il territorio che viviamo.
L’incertezza e l’insicurezza possono essere riconducibili alle mancate esperienze e a un’assenza di relazioni, tutti elementi caratterizzanti l’intero periodo pandemico. La perdita della dimensione ludica e del confronto ha certamente causato un disagio che ancora oggi le giovani generazioni provano: la noia risulta l’emozione dominante nelle loro interazioni sociali.
Alla luce di queste rilevazioni, siamo chiamati a domandarci se l’intera comunità educante sia in grado o meno di comunicare e di vivere l’attualità ed il proprio ruolo.
L’appuntamento del 10 marzo 2023, presso il Teatro don Bosco a Brindisi, alle ore 16,00 è l’occasione giusta per analizzare il Rapporto Giovani 2022, dove con l’intervento del Professor Alessandro Rosina – docente di Demografia e Statistica sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore nonché coordinatore dell’Osservatorio Giovani – dialogherà circa queste e altre tematiche inerenti al mondo giovanile con il giornalista Gianmarco Di Napoli, il quale si è più volte interessato al mondo giovanile del nostro territorio e alle vicende che lo vedono protagonista.
*Animatrice di Comunità Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni