di Sonia Di Noi per il7 Magazine
Non è la leva calcistica delle classi di quarant’anni fa; che sono tutte di ferro, chissà perché. Gli abbasso e alé sono tutti per Delfino, Fenice, Pavone e Lucertola, ma non si tratta di club sportivi quotati alla Snai, bensì di contrade nate appena tre mesi fa, al quartiere Sant’Elia; non sono da serie maggiore e neppure da Lega Pro, però sono diventate così importanti da finire sul mitico album di figurine delle Edizioni Panini.
La storica casa editrice fondata nel 1961 ha finalmente sfornato dalle sue rotative la raccolta di figurine che racconta, per volti, storie e parole, l’avventura del “Primo Palio Urbano d’Italia”, l’iniziativa che si è svolta al quartiere Sant’Elia di Brindisi dal 18 al 26 giugno scorsi, e che sarà presentata alla stampa e alle istituzioni questo sabato, 10 settembre del 2022, alle ore 11 presso l’aula consiliare “Giulio Caiati” di Palazzo di Città, Comune di Brindisi, in piazza Matteotti 1.
Sarà il coronamento del progetto, il primo nato in Puglia, denominato “CeloCeloManca, l’album dei desideri di Sant’Elia”, vincitore della terza edizione di “Creative Living Lab”, l’avviso pubblico promosso dalla direzione generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura, realizzato dal Collettivo ImmaginAbile e con la progettazione grafica di PazLab, in collaborazione con Arca Nord Salento, Comune di Brindisi, dei volontari della cooperativa Legami di Comunità di Brindisi, Molo12, FabLab di Palazzo Guerrieri Brindisi e, come si diceva, la Panini Figurine.
Nel corso della mattinata, lì dove si esplica la vita democratica della città, quell’aula dove si svolgono i consigli comunali, il Collettivo ImmaginAbile, che ha inventato il Palio urbano, insieme ai grafici di PazLab presenteranno alle istituzioni civili e religiose le immagini, video e fotografiche, dei momenti più significativi della manifestazione sportiva e la preziosa edizione cartacea dell’album che la racconta. L’opportunità dello spazio scelto come cassa di risonanza non è solo di ordine logistico, ma è un preciso messaggio alla volontà politica, in quanto i cittadini che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione e al successo del Palio delle contrade di Sant’Elia – con oltre duecento adesioni – parleranno ai rappresentanti istituzionali da quelli stessi scranni dove questi ultimi si spendono per la cosa pubblica, per mandato della stessa comunità. Ci saranno le persone che hanno messo tempo e competenze a disposizione del progetto, professionisti, esperti d’arte, di processi partecipati, formatori, comunicatori, psicologi, sportivi, volontari, medici, insegnanti, parroci, amministratori, cooperatori, e poi casalinghe, operai, disoccupati, pensionati e bambini che hanno scelto di adoperarsi per il quartiere dove vivono. Riferiranno della loro esperienza all’evento di giugno, ma anche della loro vita nel rione e di quanto sia difficile sentirsi parte del tutto, delle necessità più urgenti e delle difficoltà radicalizzate. Sono previsti gli interventi di Eliana Garofalo (Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura), Beatrice Tatavitto (Panini Spa), Riccardo Rossi (Sindaco di Brindisi), Cosimo Casilli (Arca Nord Salento), don Massimo Mengasi (parroco della chiesa Cristo Salvatore), Teresa Nicoletti (Coop Alleanza 3.0), Decathlon e Antonio Costantini (Costantini Ambiente).
Nella seconda parte della giornata di presentazione, la festa si sposterà e sarà tutta a (e) per Sant’Elia: il quartiere, un po’ l’architetto che gli dà il nome e soprattutto il santo cosmico che è feticcio e nume tutelare insieme. Quello che con la sua iconografia pop-astrale ha iniziato ad aprile a spuntare sui coloratissimi manifesti affissi sui muri, sui cancelli, sulle palette degli autobus, sulle vetrine dei negozi e pure al palazzetto dello sport. L’album delle storie dei soggetti che fecero l’impresa sarà promosso ai cittadini dalle 18 e 30 al parco Buscicchio, con la proiezione delle immagini salienti della settimana del Palio, e la diffusione partirà dall’edicola di Rocco Apruzzese, all’angolo tra via Mantegna e piazza Canaletto, che sarà uno dei principali luoghi di distribuzione anche delle bustine contenenti le figurine con le foto di squadra, i ritratti e i vessilli delle compagini che hanno rappresentato le quattro contrade, istituite in occasione di questo primo esperimento di “redenzione” urbana del Fortapàsc di periferia, attraverso lo sport e le occasioni di convivialità. Inoltre, questa specie di almanacco delle buone pratiche sarà distribuito in tutta la città e in luoghi insoliti, quindi non solo edicole ma anche piccoli negozi di alimentari, botteghe di ogni tipo, proprio in linea con una tracciabilità concreta, fisica del proposito di penetrazione di una mentalità nuova. L’obiettivo è infatti di rendere la manifestazione del Palio Urbano un appuntamento fisso annuale del più ampio disegno di riqualificazione del quartiere che lo ospita, partendo da questa edizione “zero” fino a quando il Collettivo che l’ha generata potrà lasciarle la mano che l’accompagna e i residenti e le associazioni sul territorio potranno gestirla e farla cresce in autonomia. Perché qui non si gioca a dadi. Il Sant’Elia coi pianeti che gli girano, che non fa parte di alcun annuario ecclesiastico, anzi si professa astrologo e medium, l’aveva detto che era “buono ma non fessa” e che avrebbe aperto la strada ai miracoli che solo le persone di – autentica, umanissima – buona volontà possono fare. Ben altri lunari occorrono per reinventare il senso di comunità in un segmento urbano che ha bisogno di speranza e coraggio per vedersi riconosciuti i propri diritti nella società, anche nelle istanze più elementari come luoghi di aggregazione, spazi per l’attività sportiva e in generale presìdi che migliorino la qualità di vita di questo quartiere. Una coesione nuova che riprenda le fila più immediate dei rapporti di buon vicinato, come prima cosa.
Il “calcio d’inizio” l’ha giocato proprio la suggestione di questo santo patrono delle contrade, una figura dietro la quale continuano a operare quelli di ImmaginAbile, perseguendo la determinazione di chi non vuole apparire per raccogliere le sacrosante soddisfazioni, ma mandando avanti un ideale nobile e concreto. Come schivo è tale “zio Antonio”, che gli organizzatori hanno conosciuto nella piazza dove si sono svolti alcuni turni dei tornei di calcio: sul campo più sgarrupato del quartiere, in via Degrada (che pare una provocazione, ma è toponomastica pura, un nome e un programma), ora sono state fissate due porte da calcio; stabili, inamovibili. Perché lì da qui in avanti si gioca a calcio, punto, e zio Antonio farà da custode e garante. E poi c’è l’ex ciclista Elia Aggiano, anche lui ha partecipato alla manifestazione e ora sta mettendo su una ciclofficina, o casa della bicicletta, in una delle “tane” delle contrade del Palio, presso i locali dell’ex tipografia in via Antonio Ligabue, che si affaccia anche su piazza Cremona, dove si trova pure un altro campo di calcio che attende di essere messo in sicurezza. Le piazze e le strade che sono state scelte per il torneo saranno quindi interessate dalle residenze e dai laboratori di autocostruzione nei locali che Arca Nord Salento ha già messo a disposizione a giugno.
Anche Sant’Elia spaziale giocava a bidde, fanno sapere dal Collettivo, non dimentico della sua natura popolare – oltre che trascendentale -, di quando dava calci a un pallone per le strade, col manto svolazzante, zigzagando tra le macchine, o su qualche polveroso campetto improvvisato sul brecciolino, perciò adesso si prepara emozionato i mazzi di bidde tenuti insieme da un elastico, come si faceva una volta, quando c’era Tonino Carino da Ascoli, con la maglia Pop84, della Juventus di Boniek e Platini, da Cabrini a Paolo Rossi; la Roma di Falcao e Cerezo, ma anche l’Inter di Rumerigge e Beccalossi; più avanti le figurine di Del Piero, Nedved e Tacchinardi, ora Dybala e Paredes e via calciando. Ma nell’Album dei desideri di Sant’Elia edizioni Panini 2022 al posto di Lukaku c’è Matteo di piazza Carrà e invece di Pioli c’è Mino delle Villette, insieme a tanti altri. Non sarà “dribbla Causio che passa a Tardelli
Musella Antognoni Zaccarelli” (e al loro posto si inseriscano, come meglio si crede, gli assi sportivi dei giorni nostri), ma saranno Mattia, Luca, Francesca e tutti i loro nuovi amici. Il gonfalone ufficiale del Palio di Sant’Elia per questa prima edizione è andato alla Contrada Fenice: chi vincerà l’anno prossimo?