A un anno dalla prematura scomparsa del Maestro Giuliano Graniti, la città di Mesagne si stringe nel ricordo dell’amato pianista e docente di pianoforte.
Oggi, lunedì 6 ottobre, alle ore 19.30, l’atrio del Castello si trasformerà in palcoscenico per un evento speciale, voluto dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la famiglia: il concerto della giovane pianista mantovana Ilaria Brognara, vincitrice della Borsa di studio Giuliano Graniti per il 2025.
La borsa di studio, istituita presso la Scuola di Musica di Fiesole per iniziativa del Maestro Andrea Lucchesini – che fu insegnante e amico di Giuliano durante i suoi anni di perfezionamento a Firenze – nasce con l’intento di sostenere i giovani talenti del pianoforte nei loro percorsi di studio, nello stesso spirito di generosità e sensibilità che caratterizzò l’attività didattica di Graniti.
La selezione si è svolta lo scorso 27 giugno presso la scuola fiesolana ed è stata affidata a una commissione composta dagli amici e colleghi più vicini al maestro: Federica Bortoluzzi, Giovanni Nesi, Gioia Giusti, Fabio Menchetti e Salvatore Monzo. A distinguersi è stata la pianista Ilaria Brognara, classe 2000, già vincitrice di oltre 40 concorsi internazionali e oggi allieva dello stesso Lucchesini.
Il Maestro Lucchesini, impossibilitato a presenziare, ha inviato un messaggio di profonda commozione, ricordando Giuliano come “allievo, compagno di studi e amico fraterno”. Nel suo saluto, ha sottolineato il talento, il coraggio e l’amore per la musica che Graniti seppe trasmettere anche durante la malattia e negli anni trascorsi negli Stati Uniti.
L’iniziativa ha incontrato il pieno sostegno dell’Amministrazione Comunale di Mesagne, che ha garantito non solo il supporto organizzativo, ma anche l’impegno a contribuire economicamente alle future edizioni della borsa, affinché – si legge nella nota ufficiale – “nulla di ciò che ha rappresentato venga sciupato dall’oblio del tempo”.
La memoria di Giuliano, tuttavia, non si ferma a Mesagne. Nella giornata di domenica 5 ottobre, infatti, l’Università di Cincinnati negli Stati Uniti ha ospitato un concerto commemorativo con la partecipazione di diversi pianisti, a testimonianza del segno profondo lasciato dal maestro anche oltreoceano.