Quei cuccioletti usati per impietosire


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Mi domando perché l’essere umano non metta in atto modalità differenti per trarre profitto o semplicemente per soddisfare le proprie “necessità” che non siano quelle che prevedano l’utilizzo e lo sfruttamento animale.
Nel caso specifico, risale all’estate precedente, la richiesta avanzata dall’Associazione AIDAA al primo cittadino, in merito “all’accattonaggio con animali”, la deplorevole pratica di esibire animali allo scopo di raccogliere, elemosine o altre (in)-utilità facendo leva sulla sensibilità dei cittadini. Nella maggior parte dei casi, gli animali impiegati sono cuccioli lattanti, femmine in avanzato stato di gravidanza o cani resi “inermi”, i quali risultano custoditi in condizioni non consone al benessere degli stessi, alla tutela della salute pubblica e alla profilassi delle malattie infettive ed infestive.

L’ordinanza favorevolmente recepita è stata così emanata in data 25.10.2012 – Ordinanza ex art. 50 del TUEL sull’impiego degli animali- e valida su tutto il territorio comunale con incarico di esecuzione alla polizia municipale. A distanza di un anno, gli zingari, meglio conosciuti come comunità rom, ci riprovano.
Si tratta di una famiglia residente a Brindisi che puntualmente “recluta” cuccioli lattanti per occupare angoli strategici della città ed impietosire i passanti. I volontari AIDAA, circa due settimane fa, sono riusciti ad individuarne un paio, ma solo uno di questi è stato fermato per mezzo dell’intervento della municipale, la quale dopo aver effettuato i dovuti controlli e relativa sanzione amministrativa, ha richiesto l’intervento del veterinario Asl reperibile per accertarne le condizioni di salute. Grazie all’ordinanza sindacale, è stato redatto verbale di sequestro amministrativo, predisponendo, così l’affidamento all’Associazione AIDAA che provvederà alle pratiche di adozione per regalare al cucciolo una vita felice e lontana dalla sofferenza.
Il divieto è stabilito da innumerevoli ordinanze comunali o è sancito all’interno di Regolamenti comunali per il benessere degli animali per Comune di appartenenza ( Brindisi è sprovvista di un regolamento comunale per la tutela degli animali, benché la stessa AIDAA ha avanzato istanza a palazzo di città ). Un triste giro di vite, quindi, pratiche lesive della dignità e dell’integrità dei nostri piccoli amici. L’accattonaggio con cani o gatti o altri animali è espressamente vietato, tra gli altri, dal regolamento comunale di Monza, Campobasso, Pescara e Firenze, ma anche Roma e Milano impediscono questa pratica pur non avendo ancora un ordinamento completo. Le norme obbligano le forze dell’ordine a intervenire sequestrando gli animali maltrattati e consegnarli al canile sanitario competente sul territorio.

Per città di Brindisi” E’ fatto assoluto divieto di detenere o utilizzare animali di qualsiasi specie ed età per la pratica dell’accattonaggio “, quindi , la procedura di riferimento è la seguente :
• Richiedere l’intervento della Polizia Municipale tramite numero verde 800.88.80.14 o contattare gli altri organi di polizia giudiziaria, in quanto in base all’art.6 della L.N. 189/04, tutti organi di Polizia Giudiziaria sono coinvolti a far rispettare le norme contro il maltrattamento degli animali;
• Gli stessi , faranno richiesta ai settori preposti della Asl , in modo tale che il veterinario reperibile accerti lo stato di salute del cane;
• La Polizia Municipale si occuperà di applicare la sanzione amministrativa prevista , e , di predisporre verbale per il sequestro amministrativo in caso di cuccioli lattanti, animali cagionevoli o animali sprovvisti di microchip
• Affidamento del cucciolo presso Associazioni riconosciute

Per eventuali segnalazioni potete anche rivolgervi agli sportelli telematci AIDAA segnalazionereati@libero.it ; galastella@tin.it