Il Comune di Bari non verrà sciolto per infiltrazioni mafiose: il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi non ha portato la proposta di scioglimento in Consiglio dei Ministri ieri, 7 febbraio, ultimo giorno utile per farlo.
Non sarebbero dunque emerse, all’esito delle indagini compiute dalla commissione prefettizia d’accesso nominata dal Governo, forme di condizionamento degli organi amministrativi ed elettivi, presupposto che la legge esige per disporre lo scioglimento.
Il Viminale, tuttavia, dovrebbe procedere al commissariamento di altre due aziende comunali in aggiunta all’Amtab (che è già commissariata con provvedimento della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari del 26 febbraio 2024, a seguito dell’inchiesta Codice Interno sul presunto intreccio tra mafia, politica e imprenditoria sviluppatosi in concomitanza con le elezioni amministrative del 2019).
Potrebbero, inoltre, essere emessi alcuni provvedimenti ad personam contro dipendenti e dirigenti comunali per effetto delle accertate infiltrazioni mafiose che hanno riguardato particolari figure nelle municipalizzate e negli organici di altri enti.
il sindaco Vito Leccese, commentando la decisione del ministro, ha parlato di “giorno di riscatto”: “La reputazione era stata in qualche modo messa in discussione con l’avvio del procedimento. Finalmente la città può dirsi risollevata rispetto a questa etichetta di città mafiosa che ovviamente non le faceva onore e giustizia”.
Marina Poci