Si è tenuta nella mattinata di domenica, alla presenza della moglie Fernanda, della figlia Serena e del figlio Danilo – Cremaschi ovviamente – la cerimonia di intitolazione della Tribuna Centrale dello stadio Franco Fanuzzi al grande Blek, il baffuto e simpatico attaccante che a cavallo fra la fine degli anni sessanta ed i primissimi anni settanta ha fatto sognare, con i suoi gol ed il suo esempio in campo e fuori dal campo, una intera generazione di brindisini di cui anche io faccio parte.
Presente tantissima gente, i soci della Pro Brindisi, fra cui il presidente Rino Lecci, il dott. Rodolfo Gatti e Sergio Pizzi, che hanno fortemente caldeggiato e voluto l’evento, il vice sindaco Pino Marchionna e l’ex assessore allo sport Antonio Giunta, entrambi grandi tifosi del Brindisi, alcuni ex compagni di squadra del magico Brindisi che grazie anche alle reti di Blek Cremaschi fu promosso in serie B al termine della stagione 1971/72, vale a dire Mario Brugnerotto, Aldo Sensibile, Ubaldo Novembre, Gigi Boccolini ed il capitano di allora Mimmo Renna, il presidente provinciale del CONI Gianfranco Cainazzo, l’ex dirigente della Brindisi Sport Mario Gemma e tanti tifosi biancazzuri non solo attempati ma anche giovani e bambini a dimostrazione che il mito di Dino Cremaschi è più vivo che mai nei cuori e nella mente dei brindisini di tre generazioni.
Ad impartire la benedizione don Antonio Randino, un giovane sacerdote appassionato di calcio che ha evidenziato l’importanza dello sport e dello svago e la grandezza come uomo di Cremaschi se a distanza di tanti anni ancora tante persone sono a lui legate e gli vogliono bene.
Ha preso la parola, dopo aver scoperto il drappo biancazzurro che celava la bella targa ricordo, Danilo Cremaschi che ci ha tenuto a ribadire come il padre si fosse sentito legato a Brindisi ed al Grande Brindisi, sia alla città che alla sua squadra, fino alla fine e che anche quando era ormai gravemente ammalato grande era la sua gioia nel ricordare quei tempi e nelle rimpatriate con i vecchi compagni di sqaudra e che provò una intensa commozione quando Mario Cantarelli lo andò a trovare per consegnarli, a nome dei tifosi brindisini una sciarpa della “Vecchia Guardia”.
La figlia Serena, già ospite a Brindisi insieme alla madre ed alla sorella Vanessa la scorsa esate in occasione di una due giorni dedicata alla memoria di Dino Cremaschi ha sottolineato ancora una volta questo affetto reciproco che si è sempre più cementato.
Amore eterno ora inciso nella targa posta, ad imperituro ricordo, sotto la Tribuna Centrale “Dino Cremaschi”: il Grande Blek, nel luogo prediletto, nello stadio che lo vide protagonista, all’indimenticabile Blek, calciatore che ha sempre sudato la maglia e che con i suoi gol ha contribuito, nell’anno sportivo 1971/72, alla promozione del Brindisi in serie B, la Città di Brindisi, in sua memoria, intitola la tribuna centrale. I tifosi lo ricordano con grande affetto.
Tantissime le foto scattate al termine della cerimonia con la famiglia Cremaschi e con i vecchi idoli di un tempo e mai dimenticati a dimostrazione di come siano ancora vivi i ricordi di quei tempi e della grande fame di calcio che i brindisini continuano ad avere.
Alessandro Caiulo