Delroy James 7 (valutazione 20, plus minus 8)
Resta in campo 30 minuti, costretto a fare gli straordinari, in assenza del pivot titolare (Akingbala è in panchina solo per allungare il referto) e per l’infortunio che mette fuori gioco prestissimo Zerini. Quasi infallibile al tiro nell’aria pitturata, conquista sette rimbalzi di cui quattro sotto la plancia avversaria e subisce cinque falli. I suoi dodici punti in score e i tre assist sono la ciliegina su una prestazione da incorniciare.
Miroslav Todic 6 (valutazione 0, plus minus -8)
Non riesce a dare quello che avrebbe voluto a causa di un fastidioso problema alla schiena che ne limita i movimenti e la possibilità di contribuire in maniera concreta sotto le plance. Per lui solo due rimbalzi e anche due palle perse, cinque punti a referto.
Massimo Bulleri 6,5 (valutazione 8, plus minus 3)
Gioca quasi metà partita, inserito da Bucchi nei momenti in cui è necessario gestire i tempi, razionalizzare l’organizzazione del gioco. Sembra che ogni sua giocata sia semplice e invece spesso è la sua classe a renderla tale. Riesce a dare persino una mano ai lunghi conquistando ben cinque rimbalzi.
Matteo Formenti 6 (valutazione 0, plus minus -5)
Viste le assenze, anche a lui tocca giocare quasi venti minuti. Lavora come sempre bene in difesa, appare meno sicuro in attacco quano spesso rifiuta tiri aperti. Mette dentro una tripla importantissima nell’ultimo quarto.
Marco Cardillo SV
Ron Lewis 8.5 (valutazione 36, plus minus 15)
E’ l’Mvp della finale, l’uomo che trascina Brindisi al successo. Trentuno punti a referto con quasi identica percentuale di tiro da due e da tre (7/11 e 5/8), conquista anche sei rimbalzi e recupera quattro palloni, compreso quello che mette fine all’ultimo disperato tentativo di rimonta di Sassari. Se i tifosi cercavano il nuovo idolo, Ron sembra averne tutte le caratteristiche, pur senza le simpatiche guasconerie di Gibson. E a differenza del nostro amato Jonathan, Lewis in difesa è uno rognosissimo che cerca di sporcare ogni pallone e si mette al servizio della squadra.
Andrea Zerini sv (valutazione 2, plus minus 8)
Parte anche questa volta nello starting-five con tanto di salto in palla a due ma dopo una manciata di minuti risente di un fastidio all’inserzione degli addominali e lo staff sanitario consiglia a Bucchi di non rischiarlo.
Michael Snaer 6 (valutazione 0, plus minus 8)
Il ragazzo ha bisogno ancora di prendere le misure del campionato italiano. E’ giovane ma grandi potenzialità. Nella gara dei tre punti non sfigura nonostante la sua strana tecnica di rilascio del pallone.
Folarin Campbell 7,5 (valutazione 15, plus minus 10)
Insieme a Lewis gioca quasi tutta la partita. Sedici punti con un 6/6 dalla lunetta, ma soprattutto cinque assist e un grande lavoro in difesa. La batteria degli esterni (e mancava il play titolare Dyson per via di un risentimento muscolare) appare un reparto già affiatato.
Piero Bucchi 7,5
La sua squadra è una continua metamorfosi con giocatori che si interscambiano facendo perdere i punti di riferimento agli avversari. Punta ancora tutto sugli esterni, ma rispetto allo scorso anno, quando Gibson spesso concludeva cercando da solo il ritmo per il tiro con una serie di palleggi, qui quasi sempre la conclusione arriva al termine di geometrie di gioco e circolazione di palla. Una sorta di tacatà che, quando si avranno a disposizione il play e il centro titolari, potrà essere ancora più efficace.