
Sono ben sei le medaglie d’oro conquistate da Carlo Calcagni, Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano, al suo debutto nell’atletica paralimpica al World Para Athletics Grand Prix di Jesolo 2024, svoltosi dal 22 al 24 marzo presso lo stadio Armando Picchi: originario di Guagnano, ma residente a Cellino San Marco, Calcagni, atleta paralimpico pluridecorato, è salito sul gradino più alto del podio con la maglia del GSPD (Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa) in tutte le gare del Grand Prix internazionale disputate e contestualmente ha vinto tre medaglie d’oro in palio per il Campionato del Mondo Militare, stabilendo tre nuovi record del mondo, nei 100, 200 e 400 metri, nella categoria T72.
Elicotterista della Brigata Folgore dell’Esercito Italiano, ammalatosi per causa e fatti di servizio durante la missione internazionale di pace ONU nel 1996 in Bosnia-Erzegovina, è stato riconosciuto invalido al 100% e vittima del dovere a causa dell’esposizione ad uranio impoverito che gli ha provocato sensibilità chimica multipla, sindrome mielodisplastica, cardiopatia, fibrosi polmonare, insufficienza epatica e renale croniche, ipotiroidismo, fibromialgia, parkinsonismo. Nonostante assuma circa trecento compresse al giorno ed sia costretto a sottoporsi a plasmaferesi una volta a settimana, Calcagni, a cui al momento della diagnosi erano stati dati pochi mesi di vita, ha trovato nello sport una ragione di vita, diventando un limpido esempio di coraggio, resistenza, forza e del valore terapeutico della disciplina e dell’allenamento.
Ama ripetere “sopravvivo grazie alle terapie, vivo grazie allo sport”.
Marina Poci
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