
Il Brindisi di mister Massimiliano Olivieri, vittorioso per 2 a 1 sul Grumentum Val d’Agri, grazie alle belle marcature messe a segno dal capitano Dino Marino e dal bomber argentino Annibal Montaldi, approfitta delle contemporanee sconfitte di Taranto e Fasano, per confermarsi, ma ora in splendida solitudine, capolista del campionato.
Peccato, però, che questa “solitudine”, intesa stavolta nell’accezione negativa del termine, traspare anche sugli spalti che restano desolatamente semideserti in quanto, evidentemente, oltre alla testa della classifica, la formazione biancazzurra non è ancora riuscita a conquistare il cuore dei brindisini.
Al netto dello sciopero della Curva Sud, che priva sicuramente il Fanuzzi di un buon migliaio di presenze al centro del settore più caldo della tifoseria biancazzurra, va constatato e detto, senza tema di smentita, che anche in Tribuna ed in Gradinata gli spettatori latitano, al punto che a godersi la vittoria, domenica scorsa, non c’erano più di mille persone, davvero poche, pochissime, in rapporto sia ai risultati della squadra su cui non si può discutere, sia agli sforzi economici che ha fatto la società per allestire una signora squadra che, anche sulla carta, è fatta per qualcosa di più della tranquilla salvezza umilmente dichiarata ad inizio stagione ma che ora appare un obiettivo davvero riduttivo.
Evidentemente il tifoso brindisino preferisce i grandi proclami che sanno tanto di presa in giro, magari destinati sgonfiarsi e ridimensionarsi già dopo poche giornate, ad un approccio cauto ed umile, ma certamente più serio rispettoso dei tifosi e della passione della gente, rispetto ad alcuni esempi cattivi che abbiamo avuto nel passato, anche recente.
Se è vero come è vero che il lavoro paga ed i risultati generano entusiasmo, però, lo stadio non tarderà a riempirsi già dal prossimo turno interno di metà ottobre che vedrà ancora una volta ospite al Fanuzzi il Foggia in un affascinante derby dal sapore antico, valido questa volta per il campionato.
Prima di allora i biancazzurri saranno chiamati ad affrontare, lontano dalle mura amiche, un’altra storica rivale, l’Andria, ottimo banco di prova per saggiare la compattezza della squadra e verificare se il mal di trasferta affiorato in maniera devastante nell’ultima gara esterna contro il Casarano, sia stato solo uno spiacevole episodio non destinato a ripetersi.
Tornando alla gara vittoriosa sul Grumentum, fra i protagonisti indiscussi della partita c’è sicuramente l’autore della rete che ha sbloccato il risultato, il capitano Dino Marino che, nell’occasione, ha dato ulteriore prova della sua classe, approfittando al meglio del pallone fornitogli da Sorrentino, catapultandolo sotto l’incrocio dei pali alla sinistra dell’esterefatto portiere lucano
E’ a lui, pertanto, che abbiamo rivolto alcune domande per fare il punto della situazione dopo la quinta giornata di campionato.
Capitano, è stato bello segnare il tuo primo gol della stagione in casa e sotto la curva sud. Peccato che il settore dove si assiepa il tifo più caldo era vuoto, ma anche il resto dello stadio era semideserto: che appello vuoi lanciare ai brindisini perché tornino al Fanuzzi numerosi e chiassosi come sono sempre stati?
“Certamente ogni volta che scendo il campo a Brindisi è un emozione unica ed anche davanti a poca gente è bello dare certe soddisfazioni a chi era presente e fare gol lo è ancora di più. Mi sarebbe piaciuto che ci fosse stata anche la Curva piena, per poter festeggiare con loro ma ugualmente sono andato sotto la curva perché so che ci sostengono lo stesso, tutte le decisioni che ha preso la Curva noi come squadra le condividiamo, perché non è normale ciò che hanno fatto ai nostri tifosi, le limitazioni ingiuste che stono state inferte alla nostra tifoseria, a partire dalla partita contro il Taranto e poi il Casarano, ecc., sono inspiegabili, anche perché nel dopo contro Foggia di Coppa Italia è stato un gruppo di tifosi foggiani ad innescare gli incidenti attaccando la nostra gente è non certo viceversa; un appello che voglio fare da capitano è che noi squadra siamo solidali con la tifoseria ed aspettiamo di riabbracciarla”.
La vittoria contro il Grumentum ha fatto sì che il brindisi si confermasse non solo capolista ma si lasciasse alle spalle tutte quante le formazioni del girone. possiamo dire ora che la squadra per come costruita ed organizzata può ambire decisamente a qualcosa in più di una semplice salvezza?
“La partita contro il Grumentum, essendo una diretta concorrente per la lotta salvezza, è stato buono vincerla, in questo momento non possiamo permetterci di guardare la classifica perché, per ora, il nostro obiettivo principe rimane la salvezza”.
Montaldi si sta dimostrando un vero guerriero in campo, in esempio per i più giovani, come è la tua intesa con lui dia in campo che fiori dal campo?
“Annibal è davvero un esempio per tutti noi, sia grandi che piccoli: è un professionista dentro e fuori dal campo, io posso solo che imparare da lui ed il mio rapporto con lui in campo è fantastico, ci capiamo al volo ed è come se ci conoscessimo da sempre. Stiamo anche seduti accanto negli spogliatoi, fuori dal campo invece non mi ha ancora invitato a mangiare la carne argentina come la cucinano loro che è il top!”
Ora tocca ad Andria e Foggia come vedi questi due prossimi avversari del Brindisi?
“Pensiamo domenica dopo domenica: ora andremo a giocare contro l’Andria e sappiamo che è una squadra forte che mira a vincere il campionato; noi d’altro canto lottiamo per salvarci per cui cercheremo di lottare sino alla fine con tutte le nostre forze, con il giusto rispetto per l’avversario che, lo ripeto, è una delle candidate per il titolo, E la stessa cosa vale, sicuramente, per il Foggia: saranno due partite difficilissime contro due squadre molto ambiziose”.