
Una bella vittoria è quanto di meglio ci si sarebbe potuto auspicare dopo la mazzata rimediata la domenica precedente in quel di Casarano, se poi la vittoria oltre che bella è anche sofferta, ottenuta contro un avversario di prima fascia, schierando una formazione rimaneggiata a causa di alcuni infortuni e, per di più, giocando gran parte della ripresa in inferiorità numerica, con un arbitraggio tutt’altro che favorevole e senza poter contare sull’incitamento della parte più calda della propria tifoseria, allora più che di vittoria è meglio parlare di impresa per meglio inquadrare l’esito della gara di domenica scorsa al Fanuzzi e che ha visto la formazione biancazzurra allenata da Massimiliano Olivieri, avere la meglio sul Cerignola di mister Potenza.
Bravi tutti quanti ma, sugli scudi, come assoluti protagonisti voglio indicare due calciatori che si passano giusto giusto venti anni di età: il bomber argentino Anibal Montaldi classe 1980 ed il portiere under Michele Lacirignola, classe 2000, scuola Virtus Francavilla, alla seconda stagione col Brindisi, dopo una parentesi a Fasano
Montaldi è stato autore del gol vittoria sul finire della prima frazione di gioco: dopo aver conquistato il pallone a centrocampo, si è involato verso l’area di rigore, eludendo due difensori e facendo partire dal limite dell’area di rigore un tiro a foglia morta che, dopo una traiettoria inizialmente tesa che ha superato l’estremo difensore dauno, si è morbidamente spenta terminando la sua parabola dentro al sacco, a conferma dell’enorme classe di questo calciatore e della voglia che continua ad avere di giocare ed inventarsi sempre qualcosa.
Lacirignola si è reso protagonista di due strepitosi interventi salva risulto, di quelli che valgono, nell’economia del gioco, quanto un gol: uno di piede, intercettando, d’istinto, un velenoso rasoterra di Marotta che era filtrato tra dieci gambe e l’altro, nella ripresa, a volo d’angelo, tuffandosi sulla propria destra e deviando in angolo una potentissima punizione battuta da Coletti. Una prestazione davvero da incorniciare per il giovane estremo difensore biancazzurro il quale, come il resto della squadra e lo stesso staff tecnico, aveva bisogno urgente di riscatto dopo la brutta prestazione collettiva del Capozza ed è proprio a lui che rivolgiamo la prima domanda alla ripresa degli allenamenti in vista della gara con il Grumentum.
Michele, come ti senti dopo la bella prestazione e le due parate eccezionali, quella di piede nel primo tempo ed il tuffo sulla tua destra su punizione nel secondo, che hanno consentito all Brindisi di vincere la partita?
“La partita di domenica è stata una gara importantissima che dovevamo vincere a tutti i costi per riscattarci dalla brutta esperienza di Casarano e questa gara è capitata al momento giusto: abbiamo trovato tutti insieme gli stimoli per approcciare alla gara nel migliore dei modi ed il mister è stato capace, come sempre, di darci le giuste indicazioni per far bene. Personalmente sono stato coinvolto sul gioco da dietro visto che ripartiamo palla al piede quando è possibile e su quattro cinque palloni di cui due su calcio piazzato che sono finiti direttamente nello specchio della porta, dove siamo stati tutti bravi ad essere stretti con le due linee di difesa e centrocampo è così facendo ho avuto modo di deviare al meglio la sfera fuori dalla porta; questo è solo il contorno di una bella ed importante prestazione che serve a darci sicurezza nei nostri mezzi ed a rafforzare ancora di più la famiglia Brindisi calcio”.
Ora il Brindisi torna a guidare la classifica in compagnia di Taranto e Fasano mentre, ad una lunghezza, segue il Gelbison Vallo della Lucania e, ancora più giù Foggia, Gravina ed Altamura.
Ha sofferto come non mai, in panchina, Massimiliano Olivieri che, specialmente dopo l’espulsione per doppia ammonizione del difensore di fascia Corbier, si dimenava come un ossesso, con l’adrenalina a mille, per impartire le giuste direttive ai dieci uomini rimasti in campo, al punto di attirare anche su di se le attenzioni dell’arbitro che gli sventagliava un cartellino giallo in faccia per indurlo a stare seduto. Ed è al tecnico biancazzurro, che, partita dopo partita, sta dimostrando anche ai più scettici il proprio valore ed il coraggio che ha nel portare avanti le sue idee di gioco che rivolgiamo la successiva domanda.
Mister, innanzi tutto complimenti per la bella impresa contro il Cerignola dopo novanta e passa minuti di “bellissima” sofferenza, può riassumere, a beneficio di lettori e tifosi come ha vissuto questa partita?
“Hai detto proprio bene! Novanta e passa minuti di bella sofferenza: è vero che per molti tratti della partita non abbiamo avuto il pallino del gioco, però abbiamo sofferto bene. Nel primo tempo gli avversari hanno tirato in porta una volta soltanto, mentre nel secondo tempo ci hanno tirato in porta solo quando noi eravamo in inferiorità numerica ed hanno avuto altre due occasioni nitide, nel finale di gara. Noi, dal canto nostro, abbiamo avuto le nostre belle occasioni, a cominciare dal rigore non dato per atterramento in area di Dino Marino, poi l’occasione avuta dal giovanissimo Mosca, per cui è stato bravissimo il portiere avversario ed un’altra occasione ancora, di testa, con Ianniciello. Abbiamo, perciò avuto tre nitide occasioni da gol, per cui abbiamo fatto sicuramente qualcosa di più, cambiando strategia, rispetto alla partita di Taranto, cominciando a far bene anche la fase offensiva. Nei primi dieci minuti di gara ero, sinceramente, un po’ teso anche perché ci trovavamo a dover affrontare una squadra importante , dotata di un ottimo palleggio, però ero fiducioso: teso, ma fiducioso nei miei ragazzi, perché ci eravamo preparati bene alla partita in settimana, con la giusta tensione e, soprattutto, dovevamo riscattare subito quella brutta figura rimediata a Casarano. Il bello del calcio è che la domenica dopo ti è subito concessa la possibilità di riscattarti e questo è avvenuto ed è un grande merito dei ragazzi che veramente ci hanno messo cuore, testa e gambe: il merito va tutto ascritto a loro. Abbiamo battuto, sia pure con una strategia diversa un Cerignola forte che, secondo me, ha tutte le caratteristiche e le carte in regola per contendere la vittoria del campionato col Taranto e le altre big”.
Nel prossimo turno, in programma domenica 29 settembre, ancora un impegno casalingo per gli uomini di mister Olivieri che se la dovranno vedere con il Grumentum Val d’Angri, una formazione lucana che ha come unico obiettivo la salvezza e che probabilmente, a differenza di quanto è accaduto fino ad ora ed in cui erano gli avversari di turno dei biancazzurri a voler condurre il pallino del gioco, scenderà al Fanuzzi con l’intento di fare le barricate, sperando in un risultato positivo; è l’occasione giusta per testare quello che è il potenziale offensivo di una squadra che, fino ad ora, è riuscita a capitalizzare al meglio le tre reti messe a segno, totalizzando ben nove punti in classifica. Stante il turno di squalifica che dovrà scontare Corbier, potrebbe essere l’occasione giustra per schierare in campo fin dall’inizio il giovane attaccante ex Mesagne Tourè, anch’egli del 1999, e che nel ritaglio di tempo che è stato schierato in campo contro il Cerignola, sostituendo bomber Montaldi, uscito fra gli applausi, ha fatto vedere la sua voglia esplosiva di dimostrare a tutti di essere un calciatore già pronto per fare la differenza anche in serie D.
Si confida in una maggiore presenza di pubblico sugli spalti perché una squadra che sa combattere e soffrire come è il Brindisi di questa stagione merita l’affetto e la vicinanza dei propri tifosi e questo a prescindere dalle ragioni che spingono i ragazzi della Curva Sud a protestare e che comunque nulla hanno a che vedere con i risultati che questa squadra sta meritatamente ottenendo sul campo.