Un uso municipale della tecnologia

Stando frequentemente di qua e di là, sia per gli impegni di lavoro e sia per il piacere di viaggiare nei differenti paesi di questo mondo globale, nelle ore più notturne della giornata mi capita spesso e volentieri di vedere programmi delle televisioni dei più svariati paesi quando, ormai e purtroppo sempre più spesso, la RAI International non offre altro che quei riempispazi di programmi-format di pseudo giochi e indovinelli o, peggio ancora, quei tormentoni di insopportabili sceneggiati, non secondi per lungaggine ed insipidità neanche alle più mediocri telenovelle sudamericane.

 

La televisione international spagnola TVE e quella international tedesca WD in lingua spagnola, tanto per citare ad esempio un paio di paesi della nostra unione europea, offrono una programmazione dedicata alle televisioni mondiali generalmente più interessante e, specialmente quella tedesca, di un livello informativo e intellettivo di gran lunga superiore a quello della nostrana RAI.

Così qualche notte fa mi è capitato di vedere sulla WD un programma su Zurigo, città della quale si descriveva la qualità tecnologica dei servizi municipali e più in generale la qualità di vita dei suoi abitanti.

Inizialmente nel programma si commentavano le innovazioni, per la verità già abbastanza comuni e diffuse in molte altre città, quali l`uso sistematico dell´auto-checkin nelle ferrovie e negli aeroporti, con inclusa l`auto-registrazione ed etichettatura del bagaglio, con la conseguente eliminazione dei tempi d`attesa. Poi si passava ad illustrare il sistematico tramitare on line di assolutamente tutte le pratiche municipali, dall`anagrafe a tutto il resto, con la conseguente assenza di cittadini agli sportelli del municipio e minori spostamenti e quindi meno traffico per le strade ed i parcheggi adiacenti.

Dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, dell`assistenza medica agli anziani e degli asili nido municipali di Zurigo, meglio non parlarne adesso per non abbattere troppo la spesso già di per se ridotta autostima di noi brindisini.

Invece mi piace qui scrivere di un interessante servizio municipale da qualche tempo in vigore a Zurigo che ha molto richiamato la mia attenzione di ammiratore delle innovazioni tecnologiche e dello spirito giovanile, non solo nel senso anagrafico del termine quanto e sopratutto in quello dell`atteggiamento verso la vita, che in genere ad esse si associa.

Un servizio la cui implementazione non è certo complessa nè costosa e che pertanto ben si potrebbe sperimentare anche a Brindisi dove, per la verità, di giovani tecnologi, anagrafici e di attitudine, ce ne sono parecchi, a giudicare per esempio dal numero dei seguitori dei social networks, o dal numero dei possessori di smart telephones.

E sono proprio gli smartphones alla base del servizio in questione: ogni qual volta un comune cittadino osserva un qualche disservizio o un danno all`infrastruttura urbana, per esempio un cartello stradale divelto, un semaforo spento, un lampione non funzionante, una fuga di acua potabile, un´auto irregolarmente parcheggiata, della spazzatura fuori posto, etc., etc., basta utilizzare una semplice ed apposita “applicazione” gratuitamente e previamente già scaricata sul proprio cellulare per inviare un messaggio, eventualmente e ancor meglio se corredato da apposita fotografia, ad una specifica unità municipale preposta alla correzione del disservizio o alla riparazione del danno specifico.

L`applicazione, assolutamente amichevole nella sua presentazione e senza costo d`uso per il cittadino che ad essa si deve registrare una sola volta, permette facilmente selezionare la categoria nella quale rientra la segnalazione specifica oggetto della comunicazione che si vuol fare,  e quindi effettuare istantaneamente  la stessa.

La comunicazione più semplice può constare di una sola fotografia istantanea che illustri il problema per se stessa e,  solo se necessario perchè non evidente dal contesto fotografato, dell`indrizzo approssimato del luogo in oggetto.

Dopo di che “a Zurigo” nel giro di qualche ora l`unità municipale semovente e preposta, interviene e corregge la situazione e al cittadino viene inviata una comunicazione mail informandolo della correzione avvenuta, oltre a ringraziarlo della segnalazione.

Naturalmente, quando prima si diceva che il procedimento illustrato era semplice e non era costoso da implementare, ci si stava riferendo all´applicazione per smartphones ed alla sua configurazione digitale online, mentre naturalmente ciò che è probabilmente un po’ più complicato è implementare il sistema delle unità di intervento e dotarle degli adeguati mezzi e delle necessarie competenze per poter svolgere efficacemente i vari servizi… Ma per questo anche a Brindisi ci sono gli amministratori municipali eletti ed i funzionari municipali preposti… O no?

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