Aveva “rubato” la pagina “Brindisini la mia gente” e insultato la sindaca: 41enne denunciato dalla Digos

Prima si è impossessato delle credenziali di una delle pagine Facebook più amate della città, “Brindisini la mia gente”, estromettendone il creatore. Poi ha utilizzato la stessa pagina per pubblicare insulti diffamatori nei confronti della sindaca Angela Carluccio e di altri politici locali: M.C., rappresentante di cosmetici di 41 anni incensurato è stato individuato e denunciato a piede libero dalla Digos al termine di un’indagine durata meno di una settimana.
Gli uomini del vicequestore Antonio Bocelli si erano messi al lavoro dopo la denuncia presentata alla fine dello scorso mese di novembre. L’uomo, con la finta identità di “Ermanno Mordini-Batacchio” aveva assunto il controllo della pagina Facebook che da anni raccoglie fotografie e ricordi della Brindisi di una volta e, utilizzando anche altre finte identità, aveva messo su un gioco di insulti e illazioni che avevano come obiettivo principale la sindaca di Brindisi.
Attraverso strumenti informatici all’avanguardia, la Digos ha identificato l’utente che si nascondeva dietro le finte identità e ha bussato alla sua abitazione, effettuando un’accurata perquisizione e sequestrando computer e telefonini attraverso i quali portava a termine il reato.
M.C. aveva aderito al cosiddetto “Shitstorm”, letteralmente tempesta di letame, una modalità di aggressione informatica diretta verso gruppi di Facebook. Le modalità di attacco si svolgono attraverso la creazione di molteplici profili falsi (fake) costituiti con l’obiettivo di sottrarre le credenziali riservate all’amministratore del gruppo, poi estromettendolo di fatto dalla gestione della pagina. Nel frattempo vengono aggiunti in qualità di membri con potere di amministrazione nuovi profili di aderenti all’iniziativa il cui obiettivo prevalente è quello di generare col caos e il disordine con l’apertura di discussioni aggressive e provocatorie, spesso caratterizzata insulti verso singole persone, ridicolizzandone le condotte.
Non a caso il nome scelto dall’hacker, “Batacchio”, è quello di un personaggio di un vecchio film di Pippo Franco dal titolo “Ricchi ricchissimi, praticamente in mutande”.
L’indagato, dopo essere stato sottoposto a interrogatorio dalla Digos, è stato denunciato a piede libero per accesso abusivo a sistema informatico, diffamazione aggravata e tentata estorsione. Dalle indagini è emerso che il 41enne brindisino, probabilmente con la complicità di altri che sono in fase di identificazione, avesse in animo, oltre a ledere l’onorabilità della sindaca con insulti di varia natura, un tentativo di estorsione nei confronti della pagina Facebook hackerata, Cosimo Guercia, allo scopo di ottenere il pagamento di un riscatto per consentire allo stesso di rientrare in possesso della pagina “Brindisini la mia gente”.
La Digos ha effettuato un copioso sequestro di materiale informatico che sarà vagliato con attenzione.