Le unità operative di Cardiologia ed Emodinamica dell’Ospedale San Paolo di Bari hanno eseguito per la prima volta in Italia una procedura mininvasiva con l’impiego di un microcatetere di nuova generazione per il trattamento delle occlusioni coronariche croniche totali (CTO): la tecnica è stata sperimentata su un paziente di 69 anni con occlusione dell’arteria interventricolare anteriore – la più importante delle coronarie – e ha permesso di ripristinare il corretto flusso sanguigno al cuore senza dover ricorrere a un bypass aorto-coronarico, fino ad oggi spesso unica soluzione praticabile.
Enzo Bonfantino, direttore del Dipartimento cardiologico della ASL di Bari, ha spiegato come il dispositivo, testato per la prima volta al San Paolo a livello nazionale rientri nella vasta gamma di tecnologie che ASL Bari mette a disposizione, con sforzi straordinari, per garantire ai pazienti terapie sempre più sicure ed efficaci. Bonfantino ha inoltre sottolineato il grande lavoro di suqadra che ha coinvolto medici, infermieri e operatori, in sinergia con i reparti di Emodinamica degli ospedali Di Venere di Bari e Perinei di Altamura.
L’intervento è stato eseguito dal dottor David Rutigliano con il supporto dell’equipe medica e infermieristica del laboratorio di Emodinamica.
Rutigliano ha spiegato che questa tecnica, complessa e impegnativa, rappresenta una valida alternativa per pazienti che in passato non potevano essere trattati o venivano sottoposti a bypass. In mani esperte garantisce risultati ottimali, con un tasso di successo intorno al 95%, e riduce i rischi legati alla procedura.
L’Unità Operativa Complessa di Cardiologia del San Paolo, diretta ad interim dal dottor Francesco Massari, ha già all’attivo circa 500 procedure di trattamento delle CTO, con una percentuale di riapertura delle arterie superiore al 95%, ben al di sopra della media europea che fino a pochi anni fa non superava l’80%.
L’occlusione coronarica cronica, che interessa tra il 15% e il 18% delle persone con coronaropatia, è una condizione in cui un’arteria coronarica risulta completamente ostruita, impedendo al sangue di raggiungere adeguatamente il cuore. Sebbene si attivino circoli collaterali, questi non sono sufficienti a garantire un apporto ottimale, con il rischio di ischemia. I sintomi principali sono dolore toracico da sforzo e affanno anche durante attività fisiche leggere.
Grazie all’impegno della Cardiologia del San Paolo e all’introduzione di nuove tecnologie, Bari si conferma tra i centri di riferimento nazionali nella lotta alle malattie cardiovascolari, offrendo ai pazienti cure d’avanguardia e prospettive di vita migliori.
Marina Poci