Arrestato ingiustamente per traffico di clandestini, camionista chiede i danni

Aveva lasciato per pochi minuti il suo tir, incustodito, nel porto di Igoumenitsa: in sua assenza, cinque clandestini avevano forzato il portellone e si erano nascosti nel cassone. Ma era stato lo stesso camionista a notare qualcosa di strano e a chiedere l’intervento della polizia greca che con lo scanner individuò gli “ospiti” non invitati. Nonostante ciò, il camionista fu arrestato e detenuto per cinque mesi in Grecia, ingiustamente. Solo il 13 luglio, il Tribunale penale greco lo ha assolto e ora vuole chiedere i danni.
Protagonista della vicenda l’ostunese Felice Maldarella, 48 anni. Ora proporrà ricorso dinanzi alla Corte Europea di Strasburgo, organismo preposto alla tutela dei diritti fondamentali dell’uomo.
Il 7 marzo scorso l’autotrasportatore, dipendente di una ditta di San Vito dei Normanni, si trovava in sosta nell’area portuale di Igoumenitsa. Una sua assenza momentanea dal veicolo permise a cinque clandestini, due dei quali minorenni, di nascondersi all’interno della cella frigo del veicolo che conteneva cassette di arance dirette in Italia. Fu lo stesso Maldarella ad accorgersi della manomissione del lucchetto posto a chiusura del tir e a chiedere alle autorità locali di ispezionare il mezzo. La polizia sottopose il mezzo ad accertamento scanner scoprendo la presenza dei 5 clandestini nascosti tra i contenitori di arance. I cinque ammisero subito di essersi introdotti all’interno del mezzo all’insaputa del conducente, per raggiungere l’Italia. Ma Maldarella fu inspiegabilmente arrestato. Il mezzo fu sottoposto a sequestro e lui ammanettato e rinchiuso in una cella di un carcere greco. Ora la fine di un incubo, ma l’autotrasportatore adesso chiede giustamente che quel clamoroso errore giudiziario venga pagato.