Dopo quattro mesi di detenzione nella sezione femminile del carcere giudiziario di Lecce, Paola Catanzaro (alias Sveva Cardinale) ha ottenuto gli arresti domiciliari. L’ex veggente brindisino è accusato di essere stato a capo di un’associazione malavitosa finalizzata alla truffa. Oltre a lei sono nove le persone indagate, tra cui il marito Francesco Rizzo, il quale ha lasciato gli arresti domiciliari alcune settimane fa. Affronteranno l’udienza preliminare a fine giugno, dinanzi al gip Stefania De Angelis, oltre a loro Giuseppe Conte, Addolorata Catanzaro, Stefania Casciaro, Anna Casciaro, Lucia Borrelli, Anna Picoco e Giuseppa Catanzaro.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata dal pm di Brindisi, Luca Miceli, lo stesso che ha condotte le indagini sulla scorta del lavoro svolto dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Brindisi. A “Sveva” viene anche contestata l’evasione fiscale. Somme di denaro per un ammontare complessivo di 250.000 euro sono state sequestrate “per equivalente” recentemente all’ex veggente. Secondo gli investigatori vi sarebbe stata evasione delle imposte per 1 milione e mezzo di euro, con riferimento agli ultimi cinque anni. Le accuse sono di omessa dichiarazione per gli anni dal 2012 al 2015 e dichiarazione infedele per l’anno 2016.
Gli arresti erano scattati lo scorso 29 gennaio.