Addio cavalcata del vescovo, dopo la caduta di Caliandro la tradizione cambia dopo 800 anni

Quella di domenica scorsa potrebbe essere stata l’ultima processione con il vescovo a cavallo per il Corpus Domini di Brindisi: dopo l’incidente che ha visto protagonista monsignor Domenico Caliandro, caduto rovinosamente dal cavallo con frattura di varie costole, la Curia brindisina ha deciso che dal prossimo anno la processione si svolgerà in maniera diversa. Probabilmente ci sarà ancora il cavallo, ma l’arcivescovo non monterà giù in sella.
“Cercheremo di mantenere viva la tradizione, ma non possiamo rischiare l’incolumità dei vescovi”, spiega don Fabio Ciollaro, vicario generale della Curia e in questi giorni “sostituto” dell’arcivescovo.
“Troveremo una formula che, rispettando la storia, non crei altri pericoli. I vescovi sono spesso anziani e non è il caso di metterli in pericolo”.
Don Ciollaro la notte scorsa ha incontrato i fedeli a Jaddico, dove intorno all’una, è giunta la processione di fedeli che come ogni anno, per dieci chilometri, ha portato la statua di Maria dal rione Commenda sino al santuario.
La messa è stata dedicata anche a monsignor Caliandro, come ringraziamento alla Madonna per il suo rientro a casa, dopo quasi una settimana di ricovero nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Perrino.
“Per il momento saranno ridotti a minimo gli incontri del vescovo”, ha spiegato Ciollaro. “Ma è vigile e continuerà ad occuparsi delle vicende principali della Curia”.