“Altro che m’illumino di meno, Brindisi è proprio al buio”

Il Comune di Brindisi ha aderito alla campagna “M’illumino di meno”, ma il problema è che la città non si illumina per niente. E’ il pensiero dell’ex congiliere comunale Giampiero Epifani che ha scritto una lettera aperta al sindaco Riccardo Rossi, allegando le immagini di alcune zone nevralgiche della città che continuano a essere al buio nonostante gli impegni dell’Amministrazione comunale.
“Leggo che il Comune di Brindisi ha aderito alla campagna “M’illumino di meno”, scrive Epifani. “Si tratta di una iniziativa senz’altro lodevole. Sicuramente però il Comune di Brindisi fa di più, non solo Illuminerà di meno, ma non illuminerà per niente, come ormai accade da più di qualche mese, nonostante la presenza di centrali elettriche in città e le centinaia di segnalazioni arrivate alla polizia municipale e alla Energeko, le tantissime zone che sono ancora completamente al buio.
“Pertanto la domanda a cui molti i cittadini di Brindisi attendono dall’Amministrazione Rossi è la seguente : quando NON saremo più al buio???
“Contrada Betlemme, la SP 41, la strada Pittachi, Cesare Braico, Cillarese, parcheggio Ospedale Perrino, contrada Montenegro, Canale Patri e tante altre zone sono completamente al buio da quasi un anno; Quanto tempo ancora dovranno rimanere in questo stato? Possibile che i cittadini debbano rientrare nelle proprie case al BUIO? Possibile che viene vietata anche la possibilità di fare una passeggiata serale ?
“Possibile non porre rimedi ai furti di rame?
£Possibile che non ci sia una programmazione per gli interventi sulla illuminazione pubblica per dare una maggiore SICUREZZA ai tantissimi cittadini che si muovono su queste strade al buio e piene di buche (automobilisti, motociclisti, pedoni ECC.) o bisogna aspettare che accada qualche tragedia?
“Forse sarebbe il caso di attivarsi immediatamente affinché venga salvaguardata l’incolumità dei cittadini e magari questa volta illuminare di Più, dove è realmente necessario a rendere più vivibile e sicura la quotidianità della cittadinanza”.