Sognava di fare lo chef Andrea Epifani, il ragazzo di 17 anni morto nella notte tra sabato e domenica in un incidente stradale avvenuto sulla San Vito-Specchiolla.
Iscritto alla sezione di Carovigno dell’Istituto Alberghiero, nel periodo estivo stava facendo tirocinio presso un ristorante. Aveva una sorellina più piccola, primogenito di una famiglia in cui l’idea del lavoro e dell’onestà sono prioritari.
Sabato notte, insieme a tre amici, andavano verso il mare, probabilmente in uno dei locali della costa brindisina. Poi, all’altezza di una curva già teatro di drammatici incidenti, l’auto ha sbandato e si è schiantata contro un palo all’altezza dello sportello posteriore sinistro. Proprio il posto che occupava Andrea che è morto sul colpo. Accanto a lui c’erano un ragazzo di 17 anni mentre il fratello di quest’ultimo, di 20, era sul sedile anteriore destro. Sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Perrino.
Illeso invece il conducente, anch’egli di vent’anni. I test sull’uso di droga e abuso di alcol sono stati entrambi negativi. La sua auto, all’improvviso ha iniziato a sbandare in quella curva disseminata di croci e fotografie che ricordano giovani vite. Proprio dieci anni fa, nel luglio 2007, quattro ragazzi persero la vita – esattamente nello stesso punto – in uno scontro frontale.
Si è sempre parlato della pericolosità di quella strada provinciale, ma nulla è mai stato fatto. Oggi si aggiungono un’altra croce e un’altra fotografia e si spera siano le ultime.