Assalti alle gioiellerie di Brindisi: la Mobile cattura tre banditi

Erano diventati lo spauracchio dei gioiellieri brindisini, tra tentativi di rapina e colpi riusciti: la polizia di Brindisi ha identificato e arrestato – in tempi diversi – tre dei presunti responsabili di quei colpi.
Agli arresti domiciliari sono finiti il brindisino Francesco Palma, 39 anni, e il catanese Antonino Tedeschi, 43 anni. In carcere il 27enne albanese Ani Sako.
Il primo tentativo di rapina avvenne il 24 ottobre in corso Roma, ai danni della gioielleria De Marco. Due individui, all’apparenza un uomo e una donna, avevano chiesto di visionare alcuni bracciali e poi avevano puntato un coltello alla gola del titolare. La reazione di quest’ultimo aveva però messo in fuga i banditi che avevano avuto il tempo di arraffare solo due bracciali “tennis”.
Nei giorni successivi la Squadra mobile identificò quali presunti responsabili Francesco Palma e Antonino Tedeschi nei confronti dei quali, su richiesta della procura, il gip emise un’ordinanza di arresti domiciliari. Al siciliano il provvedimento venne notificato dalla squadra mobile catanese, mentre il brindisino era irreperibile.
Meno di un mese dopo il 21 novembre, la presenza di Palma venne segnalata alla polizia dal titolare di un’altra gioielleria. L’uomo era entrato in compagnia di un altro uomo fingendosi cliente, ma poi si era allontanato senza tentare il colpo. Rapina che invece quella stessa mattina venne compiuta presso un’altra gioielleria, Nataly, in viale Aldo Moro.
Qui due banditi aggredirono la titolare e una commessa, legando loro i polsi con fascette autobloccanti e portarono via oggetti preziosi per 50 mila euro.
Il giorno successivo, in Toscana, la polizia stradale bloccò uno dei presunti autori di quella rapina, l’albanese Ani Sako. Sulla sua auto vennero trovate le fascetta autobloccanti, targhe false e una pistola giocattolo modificata. L’uomo venne fermato. E’ probabile che Palma lo seguisse con un’altra vettura e notato che il complice era stato bloccato decise di fare rientro a Brindisi. Qui, nella serata del 24 novembre, dopo un rocambolesco inseguimento, Palma venne arrestato per la rapina di corso Roma e per quella alla gioielleria Nataly. Nel frattempo, anche Sako è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare (questa in carcere) per la rapina ai danni della titolare della gioielleria di via Aldo Moro.
(Nelle foto, da sinistra FrancescoPalma e Ani Sako)