C19, giovedì 29 ottobre: 41 positivi nel Brindisino. Cala la percentuale in Puglia: 10,1%

In Puglia, attualmente, ci sono oltre 10mila positivi al Covid, con un balzo rispetto a ieri di 65 persone infette in più. Si riduce, però, il numero di pazienti ricoverati, passati dai 760 di ieri ai 747 di oggi. E la Puglia resta tra le regioni considerate a maggior rischio per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto nelle strutture sanitarie: la curva dei contagi ha assunto di nuovo un andamento esponenziale e il ‘taccò d’Italia è tra le sette regioni da «codice rosso».
Il dato emerge dall’ultimo rapporto pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane. «La preoccupazione maggiore – si legge nel report – è che la crescita possa tornare ad aumentare la pressione sulle strutture ospedaliere, in particolare nelle terapie intensive. Ben sette Regioni italiane sono da codice rosso» perché «palesano un aumento dei ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive molto sostenuto se confrontato con quello della fase acuta registrata ad aprile». Tra queste la Puglia, con ricoveri pari all’86% in più in rapporto ad aprile, mentre per quanto riguarda le terapie intensive si registra un +53% rispetto a sei mesi fa. Oggi si sono registrati 716 nuovi casi su 7.083 test analizzati (10,8% positivi/tamponi rispetto all’11,9% di ieri), i decessi sono stati sette. I 716 nuovi positivi rilevati sono così distribuiti: 240 in provincia di Bari, 41 in provincia di Brindisi, 48 nella BAT, 208 in provincia di Foggia, 48 in provincia di Lecce, 129 in provincia di Taranto. Numeri che faranno scattare, da domani, la chiusura delle scuole e l’avvio della didattica a distanza, con una ordinanza del governatore Michele Emiliano che è stata criticata da due ministre: Lucia Azzolina (Istruzione) che ne ha chiesto il ritiro immediato; e Teresa Bellanova (Agricoltura) che invece ha chiesto al Governo di impugnare il provvedimento davanti al Tar. Il governatore, però, non torna indietro sui suoi passi: «Sospendere le lezioni – avverte – è una mia prerogativa».