Carabinieri salvano neonata bisognosa di cure bloccata dall’incidente

Quando diventerà grande potrà raccontare di essere stata salvata da due «angeli custodi» in divisa.
Una bambina di appena otto mesi, affetta da una particolare e rara patologia per la quale deve essere sottoposta a una terapia quotidiana, era rimasta imbottigliata in auto con la mamma, lungo la statale 7 Brindisi-Mesagne, a causa di un incidente tra un bus e un furgone che ha bloccato il traffico per circa due ore. Grazie all’intervento di una pattuglia dei carabinieri, giunta a sirene spiegate, la piccola e la madre sono state accompagnate a casa, a San Pancrazio Salentino, per assumere la dose di farmaci necessari alla sua sopravvivenza.
La piccola, alle ore 19.30, doveva essere sottoposta alla sua quotidiana terapia ma il traffico era bloccato. La madre, spaventata, intorno alle 19 ha chiamato il 112, facendo presente la gravità del problema e chiedendo aiuto.
Immediatamente è stato disposto l’intervento di una pattuglia del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di San Vito dei Normanni, guidato dal tenente Alberto Bruno e al comando del capitano Antonio Corvino.
Una gazzella con a bordo gli appuntati Benedetto De Nuzzo e Antonello Zurlo, esperti in tecniche di pilotaggio e soccorso, ha superato non senza difficoltà la lunga colonna di auto bloccate. La donna e la bimba sono state fatte salire sulla gazzella e la corsa a sirene spiegate è proseguita sino alla loro abitazione di San Pancrazio Salentino dove la bimba è stata sottoposta in tempo alla terapia.
La donna ha così potuto ringraziare i due angeli custodi dell’Arma per il loro tempestivo e decisivo intervento. E un giorno potrà raccontare anche alla sua bimba di quella corsa a sirene spiegate su un’auto dei carabinieri per salvarle la vita.
(Nella foto il momento del soccorso)