Conclusi i controlli dei carabinieri sulla nave: la prima azione di abbordaggio in mare

Nella tarda serata di ieri si sono concluse le operazioni di controllo sulla nave cargo “Costanza” battente bandiera panamense, con esito negativo. La motonave, salpata il 22 novembre scorso da Puerto Escondito (Colombia), trasportante 83.000 mc di carbone destinato alla centrale ENEL di Cerano, è ormeggiata lungo la banchna di Costa Morena. Le attività, co-delegate dalla Procura della Repubblica di Brindisi e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono state condotte dai Carabinieri del Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.), del Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) e del Comando Provinciale di Brindisi, nonché del Nucleo Subacquei di Pescara e del Nucleo Cinofili di Modugno (BA), collaborati nella fase esecutiva da personale del locale Comando Provinciale della G. di F., di quella Sezione Operativa Navale e del GICO di Lecce, con cui l’Arma ha operato congiuntamente.
L’operazione è stata avviata alle ore 4 di ieri, previo abbordaggio del natante ad opera di un distaccamento del G.I.S. e successiva presa di controllo della nave da parte del personale dell’Arma. Quello di ieri è stato il primo intervento operativo dei G.I.S. nella provincia di Brindisi in mare. Tale reparto d’elite dell’Arma, le cosiddette “teste di cuoio” dei Carabinieri, ha consentito a tutti i militari di operare in una cornice di massima sicurezza e di espletare quel lavoro capillare e meticoloso che la circostanza ha richiesto e, comunque, rappresenta il primo intervento nel suo genere su navi mercantili effettuato dalla forza speciale dei Carabinieri nelle acque nazionali, mediante l’utilizzo di un battello d’assalto. Ancorché il G.I.S. sia intervenuto molte altre volte a bordo di navi con la tecnica del “fast rope” dall’elicottero, questo è il primo caso di abbordaggio da nave direttamente via mare, perché le avverse condizioni meteo non consentivano un elisbarco.
 
Il Gruppo di Intervento Speciale (G.I.S.) è stato Istituito il 6 febbraio 1978, in piena emergenza terrorismo, per idea, impulso e direttiva dell’allora Ministro dell’Interno, On. Francesco Cossiga, che aveva visitato numerosi Paesi europei al fine di acquisire un’approfondita conoscenza dei rispettivi reparti speciali. L’evolversi, in quel periodo, di fenomeni terroristici e di forme di disturbo dell’ordine pubblico richiese la costituzione di un’apposita unità per l’impiego in operazioni speciali anti-terrorismo e anti-guerriglia, con carabinieri tratti dall’allora Battaglione Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” perché particolarmente addestrati ad intervenire nelle situazioni più rischiose anche in presenza d’ostaggi. Di stanza a Livorno, il G.I.S., dipende per l’impiego dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ed è inquadrato nella 2^ Brigata Mobile. Attualmente fornisce anche un supporto altamente qualificato ai reparti territoriali in occasione d’ importanti operazioni di polizia. Ancora oggi, tutti gli operatori del G.I.S. provengono dal I Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”. Sono volontari, con età non superiore ai trent’anni e con ottimi precedenti disciplinari.
Le prove selettive per accedere al G.I.S. sono molto impegnative e constano anche di visite mediche e valutazioni psicoattitudinali finalizzate ad accertare la capacità operativa in situazioni ad elevato stress fisico e psicologico. Chi supera le selezioni accede al “Corso per Operatore” del G.I.S., durante il quale si studiano varie discipline tra cui: tecniche di disarmo personale, tiro rapido discriminato con armi corte e lunghe, impiego esplosivi, alpinismo, tecnica di discesa rapida da pareti ed elicotteri, tecniche d’irruzione in edifici, impiego materiali speciali, tecniche di guardia del corpo, tecniche d’intervento su obiettivi particolari (autobus, aerei, treni). Superato il corso, l’operatore G.I.S. partecipa ad ulteriori corsi di specializzazione quali: operatore subacqueo, paracadutista con tecnica della caduta libera, tiratore scelto ed artificiere antisabotaggio. L’obiettivo perseguito da tale training intensivo è l’impiego di un elemento particolarmente selezionato, profondamente motivato e capace di distinguersi per tecnica, lucidità ed equilibrio, specie in attività coordinate per operazioni speciali. Il reparto, considerato di solito come “ultima ratio”, ebbe il battesimo operativo il 29 dicembre 1980 quando fece irruzione nel supercarcere di Trani (BA), sgominando in modo estremamente rapido e incruento una rivolta di detenuti che avevano preso in ostaggio 18 Agenti di custodia.