Poco dopo le ore 7.30 del 22 ottobre 2008, l’equipaggio dell’elicottero HH3F n. 10 del 84° Centro CSAR di Brindisi decollava con destinazione Rimini da dove avrebbe proseguito, insieme ad un altro velivolo uguale, la navigazione aerea fino a Florannes (Belgio) per partecipare all’esercitazione multinazionale denominata TLP, Tactical Leadership Programme.
Doveva essere un viaggio di lavoro utile a specializzarsi ulteriormente in quello che distingue l’eroica attività di Soccorso Aereo.
Ma il destino degli otto uomini dell’equipaggio aveva previsto che tutto si fermasse alle ore 16.30 del 23 ottobre mentre il velivolo sorvolava i cieli di Francia: la pala del rotore principale ha ceduto, una rottura che ha comportato la perdita del rotore di coda e quindi l’inevitabile impatto dell’elicottero con il terreno. Tutti i componenti della missione sono morti: i tre piloti, due operatori di bordo e tre aerosoccorritori.
Sette militari dell’equipaggio appartenevano al Centro SAR di Brindisi:
– Capitano pilota Michele CARGNONI, 30 anni, di Brescia;
– Tenente pilota Marco PARTIPILO, 29 anni, di Bari;
– 1° maresciallo Giovanni SABATELLI, 50 anni, di Fasano (Brindisi),
– 1° maresciallo Carmine BRIGANTI, 41 anni, di Talsano (Taranto),
– Maresciallo 1^ classe Giuseppe BISCOTTI, 37 anni, di Grottaglie (Taranto),
– Maresciallo 1^ classe Massimiliano TOMMASI, 34 anni, di Calimera (Lecce),
– Maresciallo 1^ classe Teodoro BACCARO, 31 anni, di San Vito dei Normanni (Brindisi).
L’ottavo militare deceduto era il Capitano pilota Stefano BAZZO, 32 anni di Vicenza, in servizio all’83° Centro SAR di Rimini.
E’ stato un colpo duro non solo per i famigliari e per i colleghi dell’Aeronautica Militare, ma anche per l’intera cittadinanza che ha vissuto giorni tristi nell’incredulità. Infatti per la loro disponibilità tutti i componenti del 84° Centro SAR (Search and Rescue) di Brindisi sono da sempre considerati “Amici” della città più che semplici militari, sempre pronti ad intervenire, a partecipare, a contribuire anche alla crescita di questo territorio che ospita la loro base e che li considera parte essenziale e patrimonio della città.
Vi sono state diverse iniziative a favore dell’intitolazione di una via o di una piazza della città agli “Angeli del SAR”, tutte hanno riscosso validi consensi.
Il Gruppo ha come ruolo principale la ricerca e soccorso ad equipaggi di velivoli incidentati, sempre pronti ad intervenire 24 ore su 24 con la possibilità di operare anche di notte attraverso l’impiego di speciali visori notturni NVG (Night Vision Goggles); gli equipaggi del centro in questi anni hanno cumulato oltre quarantamila ore di volo svolgendo spesso attività di pubblica utilità, salvando numerose vite umane durante tristi eventi come i terremoti in Irpinia, in Basilicata e Friuli, le alluvioni in Piemonte, in Calabria e Puglia, la frana di Sarno, le eruzioni di Etna, Stromboli, ricerche e salvataggi in mare (circa 260 naufraghi) e montagna, trasporti per imminente pericolo di vita (240 ammalati traumatizzati gravi, sia in Italia che all’estero) e trasporto organi da trapiantare. Ma anche trasporti di carattere religioso: delegazione papale, effigi della Madonna di Fatima, Luordes, Pompei, reliquie di Santa Margherita, spoglie di San Giuseppe ecc.
Alcune delle vittime dell’incidente, il primo ed unico riconducibile ad un fattore tecnico, pochi giorni prima avevano partecipato ad una missione per salvare una neonata in incubatrice.
Le salme dei militari sono rientrate in Italia a bordo di un C-130J; presso la base di Brindisi è stata allestita la camera ardente nell’hangar dell’aeroporto militare, dove vi è stata la solenne cerimonia funebre per i sette militari appartenenti all’84° Centro SAR di Brindisi, celebrata dall’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, Mons. Vincenzo Pelvi.
La conseguenza immediata dell’incidente è stata il fermo di tutti gli elicotteri HH3F al fine di completare tutti gli accertamenti di natura tecnica condotti dalla Commissione di Inchiesta istituita dalla Forza Armata.
Solo due mesi dopo la tragedia è ricominciata l’attività addestrativa con la “ripresa voli”. In questo periodo il servizio SAR nazionale è stato assicurato da elicotteri AB-212 del 9° Stormo di Grazzanise (Caserta).