«Ecco come Sveva mi ha distrutto la vita e tolto 2 milioni di euro»

Paola Catanzaro, alias Sveva Cardinale, non è in aula neanche questa volta, come ha sempre fatto finora, lasciando la scena agli altri solo nell’aula di giustizia. Ma questa volta al banco dei testimoni siede l’uomo che più di tutti ha pagato, sia in termini economici che di vita familiare: due milioni di euro persi, separazione dalla moglie, una parabola che lo ha portato – come egli stesso ha dichiarato davanti ai giudici – sull’orlo del suicidio. Si tratta di un imprenditore barese che per undici anni sarebbe stato manipolato dalla Catanzaro e che nel maggio 2017 denunciò non solo una truffa ma una serie di episodi degni di una grande sceneggiatura hollywoodiana. Assistito dall’avvocato Giovanni De Cataldis del Foro di Taranto, l’imprenditore ha raccontato passo per passo la sua storia.
Il7 è in grado di farvi leggere quel racconto sintetizzato nella denuncia presentata dall’imprenditore due anni fa e che è agli atti del processo.

Mi chiamo ***, ho 53 anni, sono un imprenditore che da circa 34 anni opera nel ramo trasporti: i fatti che sto per accingermi a scrivere di seguito, sono il frutto di una truffa aggravata pianificata e messa in atto per circa 11 anni da una vera e propria associazione per delinquere capeggiata dal sedicente mistico Paolo Catanzaro, alias Sveva Cardinale alias “Paola” Catanzaro, da sua sorella Pina Catanzaro, (anche lei altra sedicente “conclamata” mistica) nonché da Francesco Rizzo, Anna e Stefania Casciaro e Giuseppe Conte, con atti criminosi continuati e protratti nel tempo nei miei confronti e nei confronti di mia moglie *** a sua volta diventata strumento, attrice e vittima di una trama psicologica associata ad una violenza privata di cui mi sono reso conto coscienziosamente troppo tardi per porne finalmente rimedio.
Un perfetto piano delinquenziale iniziato sin dal settembre 2005 e terminato nella prima decade di Dicembre 2016, con l’unico proposito di appropriarsi dolosamente del mio e del suo ingente conto bancario: patrimonio sottrattoci totalmente e lentamente con il costante e cosciente apporto fisico e mentale dei suoi complici basilari.
Tutti adepti di una sedicente setta pseudo– religiosa, denominata dallo stesso Catanzaro,“Maria, Regina della Purezza”, composta da: Pina e Paolo Catanzaro, Francesco Rizzo, Giuseppe Conte nonché le sorelle, Stefania e Anna Casciaro nonché Anna P., (quest’ultima, attrice e testimone della truffa estorsiva compiuta per anni alle mie spalle anch’essa indotta a comportamenti illeciti) nel tempo fruitrici di beni materiali, viaggi costosissimi in alberghi di lusso presso hotel internazionali all’estero effettuati più volte e presumo pagati con il mio denaro (principalmente in assegni) rimesso nelle mani del Catanzaro.
Fondi, che dovevano essere usati esclusivamente per scopi prettamente religiosi e umanitari, ma che invece nei fatti, sono serviti al gruppo per altri ben delineati profitti personali e, i quali, nulla avevano a che fare con il progetto religioso pubblicizzato negli anni dalla stessa setta.
Il danno che ho subito in questi anni comprende: ingenti somme, tradotte soprattutto con numerosi assegni e ripetuti bonifici bancari rimessi al Catanzaro e/o a persone terze dallo stesso indicati; beni immobili, ecc. ecc., tutti esborsi effettuati – da me medesimo – a titolo personale in favore dello stesso Paolo Catanzaro alias “Paola” Catanzaro. Tuttavia, altri 170.000 Euro (in assegni) di mia moglie ***, richiesti da “Paola Catanzaro” nell’anno 2016, somma estorta dalla predetta sempre con subdole motivazioni legate al progetto iniziale delle croci da impiantare in varie nazioni del mondo x volontà di Dio.
Aggiungo inoltre, che in questi dieci anni di frequentazione, le richieste in denaro da parte del Catanzaro erano insistenti e precedute da millantati poteri occulti e gli stessi rimessi nelle sue mani dallo Spirito Santo. Una credibilità sostenuta con sedicenti profezie, (spacciandole a più riprese con l’intervento diretto di divinità e angeli del Paradiso) anch’esse, sempre e prontamente testimoniate volta per volta dai suoi ristretti collaboratori/complici, nonché dai suoi diretti familiari e in primis da sua sorella Pina Catanzaro e mamma Filippa, quest’ultima ad ogni occasione grande sponsor del figlio, la quale ne millantava i specifici poteri da mistico; nonché da Grazia e Ada Catanzaro altre 2 sorelle di Paolo, le quali anch’esse collaterali fruitrici di beni materiali e di altri illeciti proventi derivati dal suddetto gruppo a delinquere, in quanto, nel frattempo erano riuscite man mano ad alzare sempre più in alto l’asticella del loro (basso) tenore di vita.
In special modo, Ada, Pina e Grazia, che davano seguito a costose ristrutturazioni delle loro residenze private, oltre a ripetuti acquisti di beni materiali anch’essi costosi, tra i quali, auto, mobili di pregio, vacanze in location di pregio.
Il tutto, ottenuto a seguito di una credibilità dolosamente adulterata sul territorio circostante con la diffusione di false profezie, apparizioni Mariane e subdoli trucchi, atti a carpire furbescamente fatti privati, quest’ultimi usati di continuo a favore o contro di me e contro mia moglie *** a seconda delle necessità del momento ma soprattutto per dare un’assoluta parvenza d’infallibilità a Paolo e Pina Catanzaro, i quali, una volta attivata la falsa divinazione/profezia, davano seguito a un vasto repertorio di trucchi da veri e consumati prestigiatori, anch’essi messi in atto con il cosciente ausilio logistico di complici al loro diretto servizio, ovvero, un sedicente gruppo di preghiera Mariano che operava sin dal 1995.

Le gocce degli angeli
Un esperienza fortemente traumatica dalla quale sono uscito letteralmente distrutto, subendo nel contempo ingenti danni economici di cui ho preso coscienza soltanto nel mese di Dicembre 2016, in occasione delle rivelazioni private rilasciatemi dalla Anna P., inaspettatamente diventata mia compagna nonché testimone e attrice delle abitudini quotidiane della setta nonché anch’essa instradata e indotta nel tempo a illecite attività dolose, assieme ai suoi complici abituali e cioè sempre Francesco Rizzo, Giuseppe Conte, Stefania e Anna Casciaro, ecc. ecc. Dopo le spontanee e inattese rivelazioni di Anna, mi si è aperta una voragine mentale da cui ne è derivato un forte stato depressivo, poiché, tutte le mie certezze, le mie convinzioni religiose accumulate in questi anni si sono disciolte come neve al sole, lasciandomi nel contempo in balia di un terribile stato confusionale che non sono ancora in grado di fronteggiare da solo.
Anche perché, in questi anni, il Catanzaro a mia insaputa e con varie motivazioni “convincenti” (le spacciava per Gocce degli angeli) si è servita di mia moglie ****, quale strumento fisico per somministrarmi – in modo continuato – farmaci e sonniferi che hanno danneggiato il mio normale stato di salute psicofisico, provocando in seguito: crisi di astinenza, istinti autodistruttivi, incubi notturni, allucinazioni, insonnia, ecc. ecc. Tutte neo-patologie di cui mi riservo di attestare con precisi referti medici.

Il primo incontro
Non so con quale stratagemma, lo stesso presunto veggente riesce ad avere il mio numero di telefono tanto è, che comincia quotidianamente a importunarmi con strane telefonate nelle quali mi trattiene lungamente con strani discorsi religiosi, mistico/profetici, ma soprattutto m’invita a incontrarlo quanto prima per mettermi a conoscenza dei progetti di Dio nei miei confronti. Inizialmente ne rimasi turbato anche perché solo da alcuni mesi addietro ero uscito da un movimento religioso alquanto complesso in ogni suo aspetto proprio per i suoi risvolti negativi che avevano già coinvolto la mia vita privata. Tuttavia, dietro le continue insistenze del già predetto amico, decisi d’incontrare il Catanzaro presso la sua residenza di Brindisi e precisamente in via Buetto, abitazione di proprietà di un sacerdote di Brindisi, che, a suo dire gli era stata data in affitto gratuito, a lui e ai suoi conviventi nelle persone di Francesco Rizzo, Anna e Stefania Casciaro, quest’ultimi dediti a progetti di carità e continua assistenza alla sua persona in quanto ammalato terminale e bisognoso di continua attenzione medica.
Allorché io e il mio amico *** entrammo nel portone avvertimmo subito una profumazione intensissima di fiori di ciclamino e di rose. Mentre salivamo verso l’abitazione l’intensità aumentava gradatamente fino alla fonte da cui proveniva e cioè la stanza dove il Catanzaro giaceva sofferente e malconcio… Prima di entrare nel corridoio, all’ingresso vi era un piccolo divano sul quale lasciai una fotografia di papa Giovanni Paolo II, per cui, entrato nella stanza del Catanzaro lo trovai disteso sul letto con i polsi fasciati a causa di ferite superficiali (lui le millantava come stigmate) e con la barba incolta da tre-quattro giorni, tanto da sembrare un “Cristo in croce”, insomma una bella scenografia da film quaresimale! Il mistico, con voce da malato terminale m’invitò ad avvicinarmi: mi prese le mani e cominciò a parlarmi di mie esperienze intime (un’esperienza extraconiugale) anche se, solo ultimamente rientrando nelle mie facoltà intellettive ho potuto mettere a fuoco su come faceva ad avere notizie così dettagliate della mia vita privata ma su questo argomento ne darò chiarimento più avanti.
A quel punto, come se nulla fosse mi disse: “sai chi è accanto a te?” Ed io: “chi?” E lui mi rispose: “è Gesù ma non temere, non avere paura!” Preso emotivamente da quelle strane parole, come d’incanto, all’improvviso dalla sua fronte cominciarono a scivolare sul suo volto copiosi rivoli di sangue, tanto è, che preso dal panico gli tamponai la ferita con un fazzoletto. Vedendomi preoccupato, il Catanzaro mi tranquillizzò e mi disse di non temere, poiché, le sue erano sofferenze donate per la mia guarigione spirituale e dopodiché aggiunse: “Guarda, io sono povero e non posseggo nulla non ho nulla da donarti, per cui, vedi quella immagine appesa al muro di Gesù misericordioso, essa me l’ha regalata papa Giovanni Paolo II in un incontro che ho avuto con lui a Roma, e io la regalo a te”. Poi aggiunse: “grazie per avermi portato la foto di Giovanni Paolo II e che tu stesso hai posato sul divano dell’ingresso”. Ovviamente rimasi senza parole. Mi chiesi come facesse a sapere di quell’immagine posata all’ingresso se lui era chiuso nella sua stanza. Subito dopo, con studiato silenzio aggiunse: “ti starai chiedendo come faccio a sapere queste cose?” “Io caro *** parlo con il tuo Angelo Custode che si chiama Oriele… e che significa pace di Dio…”
In quella circostanza, mi profetizzò la sua morte e che tale dipartita sarebbe dovuta accadere di lì a pochi mesi, preannunciandomi, che io stesso, con l’aiuto di sua madre Filippa, l’avrei vestito con gli ultimi abiti della sua vita.
Mi raccomandò di tornare a trovarlo poiché voleva raccontarmi tutta la sua incredibile storia; una misera esistenza fatta di sofferenze e povertà assoluta. Nella circostanza, mi promise che soltanto io sarei stato l’unico a conoscere – nei più piccoli dettagli- i diari segretati in suo possesso, frutto dei colloqui mistici avuti con Gesù sin da quando aveva 17 anni. Inutile dire che andai via rimanendo abbastanza turbato. Tanto è vero, che la notte non dormii pensando al volto e alle condizioni in cui versava il Catanzaro.
Puntualmente, il mattino dopo, il Catanzaro mi telefona e mi ripete di non temere, poiché, ieri sei stato ai piedi della croce di Gesù, continuando nel contempo a parlarmi dei progetti di Dio nei confronti dell’intera umanità.
Il mercoledì successivo andai a trovare il mio amico farmacista e lo stesso con estrema enfasi ci tenne a riferirmi che Paolo soffriva costantemente la passione di Cristo poiché con detta sofferenza allontanava dalla terra tutti i pericoli creati dalle istigazioni maligne del demonio, (catastrofi, terremoti, cadute di meteoriti sulla terra, uragani e ogni genere di calamità) nelle quali il genere umano era direttamente coinvolto. A tal proposito, mi fu detto che per aiutare Paolo in questa lotta fisica e spirituale contro il male era necessario far costruire mensilmente delle Croci in legno massiccio le quali dovevano essere innalzate su tutta la terra e che venivano puntualmente indirizzate in ogni nazione del mondo, in modo che si sarebbero evitate, guerre, carestie, terremoti, ecc. ecc. e che le stesse croci sarebbero servite per preparare l’umanità alla nuova venuta di Cristo.

La prima «donazione»
L’amico farmacista mi disse che per far costruire dette croci, erano necessarie circa 2.000 euro mensili e che pertanto, già da diverso tempo altre persone stavano partecipando all’opera salvifica con l’obiettivo comune di costruire quante più croci possibili.
Mi fu spiegato che per volere del Catanzaro, tutti i soldi raccolti dovevano confluire nelle mani di Lucia Borrelli responsabile del Gruppo di Preghiera Mariano da lui stesso fondato, la quale, a sua volta periodicamente li doveva riconsegnare nelle mani di Francesco Rizzo e a turno Anna e Stefania Casciaro, che lei stessa incontrava mensilmente ogni 24 di ogni mese in occasione dell’apparizione della Madonna. L’incontro avveniva presso un supermercato di Brindisi. Dubitando, chiesi a all’amico *** cosa ne pensasse dell’autenticità del presunto mistico e lui mi raccontò che, anche il suo primo incontro avuto con Paolo, pari al mio, fu scioccante in quanto senza averlo mai frequentato conosceva molti avvenimenti della sua vita privata e quindi lui stesso mi confidò che già da alcuni mesi aveva aderito al suddetto progetto delle croci, rimettendo mensilmente 2000 euro nelle mani della Borrelli.

Le telefonate
Andai via, ma dopo circa alcuni minuti mi chiamò Paolo ed esclamò: “Perché dubiti di me”? Rimasi senza parole. Mi tormentavo al solo pensiero di come facesse a sapere che stavo dubitando della sua storia. La prima cosa che mi venne in mente e che quest’uomo veramente era in grado di leggermi nel pensiero. Da quel momento in poi, Paolo mi chiamava fino a tre/quattro volte al giorno e cominciò a martellarmi dicendomi a più riprese che ero una persona speciale e che in tale prospettiva ero stato prescelto da Dio. Successivamente, iniziai a frequentarlo anche due volte la settimana recandomi a Brindisi. Durante questi incontri, lo stesso mi spiegava che lui in realtà era un Angelo inviato da Dio, e che conosceva tutto di me fin dalla mia nascita…
Mi spaventai quando uscì dall’auto e allungando le braccia verso il mare e lo stesso all’improvviso si agitò come sbuffando verso l’alto, dopodiché allungando le braccia verso il cielo, mi disse: “vedi quelle nuvole ferme, adesso le sposto da destra a sinistra e da sinistra a destra”. E così avvenne. Non saprei dire con certezza quali mezzi illusori e/o ipnotici mise in atto in quella occasione, tanto è, che quando andai via mi sentii pervaso da uno strano senso di stanchezza fisica e più pensavo a queste cose e più la suggestione prendeva il sopravvento sulla mia spiccata razionalità.
Tuttavia, i miei incontri settimanali con il mistico continuarono in modo assiduo nei quali spesso insisteva sulla presenza attiva del demonio in ogni ambito della mia quotidianità professionale e privata. Senza tanti giri di parole, mi chiese di partecipare economicamente al progetto delle croci e del quale mi aveva già parlato il mio amico farmacista. Ancora oggi, faccio fatica a mettere a fuoco quello che mi diceva, tuttavia, ricordo che in una circostanza, aprì una cartina geografica del mondo e mi indicò le nazioni che avrebbero dovuto ricever le croci, poiché con l’opera delle stesse avremmo evitato che in quei posti si potessero verificare tragici terremoti, uragani, maremoti come quello che colpì con lo tsunami la Thailandia il 26 dicembre del 2004 e che lui stesso millantava di aver profetizzato – sei mesi prima che succedesse – in un messaggio verbale ricevuto dalla Madonna presso la Chiesetta di uggiò. Più volte, mi disse, che decine di persone, (che lui chiamava benefattori) partecipavano da tutta Italia con rispettive donazioni che partivano da 2000 euro in su, in modo che, il progetto malefico del demonio fosse fermato in tempo.
Uomo fuori e donna dentro
Man mano che uscivamo insieme, continuava a ripetermi che ero una persona predestinata a grandi opere universali. Mi ricordo che in quella circostanza gli rivolsi un ironica domanda: “Paolo, ma come è possibile che su tanti miliardi di persone esistenti sulla faccia della terra, Dio doveva scegliere proprio me?” La risposta del Catanzaro fu laconica: “I progetti di Dio sono misteriosi” ma per sua stessa volontà essi ti saranno rivelati soltanto tramite il mio corpo mistico. Poi aggiunse: “vedi mio caro, tu non hai avuto figli perché tua moglie è sterile, per cui, oggi ti annuncio che tu avrai dei figli attraverso la mia unione spirituale col tuo corpo, poiché io stesso sono la reincarnazione dello spirito santo. In un primo momento rimasi molto imbarazzato da queste strane affermazioni, ma lui ancora una volta mi tranquillizzò e mi disse: “Non temere; vedi, io in quanto spirito santo possiedo una doppia natura: sono uomo all’esterno ma nel contempo sono donna internamente”. Onestamente non capivo dove volesse andare a parare con questi strani discorsi anche perché in lui vedevo solo l’aspetto prettamente mistico in quanto dotato di quei misteriosi poteri di cui non sapevo nulla in assoluto. Ma in effetti, visti gli sviluppi successivi, le sue mire erano ben altre…
Tuttavia, mi rendo conto, che in questa trappola infernale ci sono caduto stupidamente, legato con mani e piedi… In un’altra occasione susseguente, mi disse: “vedrai che la Madonna ti darà personalmente un segno forte e tu capirai perché non saremo mai giudicati con l’infamia del peccato, poiché ciò che afferma la Chiesa di Roma al riguardo non è conforme alla volontà di Dio: in cielo le anime non hanno sesso e tutti gli Angeli si amano fra di loro con un amore che va aldilà di ogni aspetto carnale. Solo in seguito all’intervento chirurgico avvenuto nel frattempo e col quale è diventata “donna”, ho capito il fine di questi discorsi fatti a monte. Inoltre, per dare un patente di santità collettiva alla setta, aggiunse: “ io, Paolo, come Angelo sono circondato da Angeli e tutta la mia famiglia è Santa: mia madre Filippa, mia sorella Grazia, mia sorella Pina, le mie nipoti Arianna, Rebecca, Sara e le mie amiche Anna e Stefania Casciaro e colui che mi assiste Francesco Rizzo è in realtà San Michele Arcangelo”. “Caro Michele, Dio… stesso mi dice di riferirti che per far sì che tu possa avere dei figli devi prenderti cura personalmente di me e di tutta la mia famiglia”. In quel periodo, mi disse che Dio stesso gli riferiva che avrei dovuto acquistargli una casa, affinché il figlio prediletto – Paolo – non continuasse a vivere in quella assurda precarietà.

Il primo appartamento
Ormai suggestionato mentalmente e coinvolto profondamente in queste presunte rivelazioni, nell’estate del 2006 provvidi ad acquistargli un appartamento sito a Brindisi e precisamente in via Giovanni da Verazzano dove attualmente risiede lo stesso Catanzaro insieme al suo complice principale Francesco Rizzo, spendendo nell’occasione Euro 200.000 pagando con assegni circolari + un bonifico a parte di 35.000. Sotto le sue continue pressioni pseudo – mistiche, mi indusse, (sempre per rivelazione di Dio…) ad arredargli la casa spendendo nel corso del 2006 altri 30,500 Euro spesa pagata con assegni intestati a Caiazzo arredamenti di San Giorgio Jonico ed euro 8000 in assegno a Caiazzo nell’anno 2007.
Il piccolo diavolo
Nell’estate del 2006, io e mia moglie andammo in vacanza a Santa Sabina di Brindisi sotto sua precisa richiesta e anche in questa ulteriore occasione mi coinvolse affittando a mie spese una spaziosa villa dove furono ospitati tutti i suoi familiari e precisamente: mamma Filippa, Ada e il marito Carmelo con le figlie Arianna, Rebecca, la sorella Grazia e il marito Roberto con i figli Giampaolo e Margherita, la sorella Pina e il marito Mino con le figlie Miriam e Sara. Nel corso di quella vacanza al mare, mia moglie portò con sé suo nipote, figlio di sua sorella.
C’è da dire, che mia moglie, essendo molto affezionata al bimbo, difficilmente si staccava da lui. Paolo e sua sorella Pina, non erano apertamente contenti di questo forte legame affettivo, tra zia e nipote, tanto è che si inventarono strani presunti comportamenti del bimbo, e con fare circoscritto cominciarono subdolamente a convincerci che il bambino era “posseduto” da uno spirito demoniaco, il quale si manifestava facendo di proposito la pipi e la cacca nei posti più disparati dell’appartamento. A sentire queste cose cominciai a impressionarmi, tanto è che la mia capacità più razionale entrò in profonda crisi. Le mie paure aumentavano di pari passo con la mia cecità intellettiva, anche perché nella stanza accanto, dove dormivamo io e mia moglie, durante la notte sentivo sordi rumori e forte trascinamento di mobili. Il mattino dopo, Paolo, senza che gli avessi chiesto nulla, mi volle mettere al corrente delle lotte fisiche sostenute nottetempo con il Demonio e dalle quali a suo dire, ne venne fuori, soltanto con il provvidenziale intervento del suo compare e amante, Francesco Rizzo. In più occasioni, Paolo, mi esortò a partecipare alla vita privata della sua famiglia, invitandomi spesso a feste e specifiche ricorrenze, quali Comunioni, Cresime e matrimoni, ecc. ecc.
Il tutto con lo scopo di coinvolgermi emotivamente e in ogni ambito egli si muovesse, in modo da farmi azzerare le mie già deboli “difese immunitarie”. Paolo, alcuna senza sosta continuava a ripetermi che avremmo avuto due bambini e questi a loro volta sarebbero venuti al mondo soltanto con lo scopo di salvare l’intera umanità. Spesso, mi diceva che lui aveva il potere di stare in più posti contemporaneamente e che spesso osservava da vicino ciò che stessi facendo in ufficio o a casa mia…

I due gemelli
Un sabato di Settembre, dando seguito ad uno dei suoi trucchi più consolidati, mentre ero solo in casa, mi chiamò al telefono e mi disse: “vedi mentre dormivi, la Madonna è venuta a farti visita, per cui dai un’occhiata sotto la tua coperta, poiché troverai una rosa bianca”: guardai, e gli detti conferma di detta presenza.
Infatti, la rosa bianca era lì dove lui stesso mi aveva indicato. Ne fui talmente impressionato, che rimasi muto e pensieroso, anche perché questo particolare episodio lo ritenni “il segno” indiscutibile con il quale avrebbe dato prova tangibile della sua precedente profezia. Ricordo, che disse queste testuali parole: “vedi, ti confido, che io, per la verità non sono un Angelo ma sono lo Spirito Santo e solo oggi mi rivelo finalmente a te per volontà del Padre… quindi non temere, poiché presto partorirò due tuoi bambini: si chiameranno Michele e Angelica”. Oggi, provo un enorme imbarazzo a raccontare questi episodi, poiché, chiunque avesse modo di leggere queste assurdità, mi giudicherebbe sicuramente un vero idiota.
Purtroppo in quel periodo, io e mia moglie non eravamo in stretta sintonia, poiché entrambi reduci da un insieme di vicende private particolari vissute nel movimento cristiano denominato “Cammino Catecumenale” per cui il fascino spirituale del Catanzaro prese il totale sopravvento su tutta la nostra già latente fragilità psicologica e che lo stesso Paolo e Pina Catanzaro conoscevano sin nei minimi dettagli.
In parole povere, io e mai moglie , avevamo abbandonato del tutto ogni confronto con quella razionalità che ci aveva sempre contraddistinto. Insomma, per farla breve, eravamo palesemente caduti nelle grinfie di un gruppo a delinquere ben saldo, il quale, con un intreccio di telefonate riusciva a controllare ogni nostro movimento privato e ogni nostro pur breve dialogo. Nei fatti, mia moglie era “controllata” da Pina Catanzaro con apposite telefonate, mirate soprattutto a sapere con largo anticipo con chi mi sarei incontrato o di cosa mi sarei cibato a tavola. Mentre io stesso, venivo “controllato” direttamente dal fratello, con le stesse prerogative e modalità. Ormai, tra me e mia moglie si era creata un’occulta complicità mai dichiarata l’uno all’altro, ma allo stesso tempo paradossalmente sprofondata in un ovattato silenzio reciproco, senza tuttavia mai farci venire il dubbio di confrontarci seriamente su quello che ci stava accadendo.
Purtroppo per noi, all’interno di questo strano patto “non dichiarato”, il Catanzaro e i suoi complici, hanno potuto agire indisturbati, infierendo senza pietà e senza oggettivi paletti di sorta. Le stesse modalità criminose, Paolo, le ha messe in campo e alla stessa maniera con altre persone fortemente benestanti come noi, tra cui, lo stesso mio amico farmacista e sua mogliee non ultimi i coniugi Boraso di Padova, i quali, da quanto ho appreso recentemente da Anna P., (lei, li ha frequentati a Padova insieme al Catanzaro e allo stesso F. Rizzo) anch’essi a tutt’oggi sono ancora sotto l’influsso estorsivo di questa pericolosa setta, con molteplici esborsi personali e donazioni di immobili, ecc. ecc. il tutto, frutto di raggiri e truffe sempre in merito agli stessi presunti scopi pseudo religiosi riferibili a inesistenti progetti Divini e/o di una fantomatica beneficenza ai poveri.

I gioielli
Ritornando a Paolo, a maggio del 2007, mi disse che per aumentare i suoi poteri di Spirito Santo, era necessario che gli comprassi dei gioielli. Per la precisione, mi diceva che si trattava di una collana che raffigurava una colomba e che all’interno della stessa era racchiusa la forza dello Spirito Santo.
Pertanto, dando seguito a quest’altra assurda richiesta, provvidi a consegnargli un assegno di euro 6.900,00 intestato alla gioielleria *** di Brindisi (il canale privilegiato che ha “aiutato” il Catanzaro a investire in oro e gioielli tutto il denaro sottrattomi). Lo stillicidio economico continua. Nel settembre del 2007, il Catanzaro mi comunicò che aveva un tumore al fegato e che doveva al più presto subire un intervento salvavita in Svizzera e pertanto, a Dicembre del 2007 m’informa telefonicamente, che il suo Angelo Custode (che lui chiamava Eris) era vicino a me… per cui mi chiese di disegnare con la penna un cuore su di un foglio bianco e di trascrivere al suo interno le iniziali E e P che significavano Eris e Paolo nonché di aggiungere sullo stesso foglio: “non sei mai solo” datata – 11 Settembre 2007.
Dopodiché aggiunse: “adesso il mio Angelo ti prenderà per mano e ti accompagnerà dove è parcheggiata la tua auto”… Feci come disse. Scesi le scale ed entrai in auto dopodiché in diretta telefonica, mi disse: “guarda sotto dove custodisci i tuoi cd musicali e dimmi cosa c’è!” Con mio grande stupore trovai un cuore di carta ritagliato con all’interno scritto “non sei mai solo” con aggiunta delle iniziali – E P. Purtroppo, questi trucchi preordinati erano stati messi in pratica con l’inconsapevole complicità di mia moglie, tutte azioni dolose carpitegli con ben altre motivazioni di cui lei stessa mi ha specificato successivamente le modalità e il suo fine speculativo. In pratica, mia moglie lo assecondava in tutto, ma non era al corrente di ciò che Paolo mi diceva in privato e/o con altri progetti che nulla avevano a che fare con i suoi.
A lei, Paolo, faceva discorsi esattamente opposti, raccomandandosi di rispettare il massimo segreto in ogni cosa facesse per lui, in modo da non intralciare i progetti di Dio. Lo stesso identico atteggiamento segreto lo pretendeva in assoluto anche da me… Ho saputo che, questa criminale astuzia, l’ha sempre usata e messa in atto – con successo – con altre persone truffate e coinvolte nella presunta raccolta di fondi da investire nelle croci.

L’intervento in Svizzera
Tornando al falso intervento – al fegato – subito in Svizzera, Paolo, mi scongiurò di aiutarlo nel pagare le spese mediche e non, e, a tal proposito mi chiese la cifra di 70.000 euro cosa che feci intestando un assegno a lui per un importo di 50.000 euro e mi disse che le altre ventimila euro gli servivano in contanti per pagare i medici. Per quelle 20.000 euro intestai l’assegno a mio cugino il quale lo versò sul suo conto personale e man mano prelevò la cifra in contanti in due volte. Diedi poi il tutto sempre nelle mani di Francesco Rizzo.
Michele e Angelica
ANNO 2008 – A Gennaio, Paolo, mi comunicò che di lì a 30 giorni, avrebbe partorito due gemelli così come aveva profetizzato: si trattava di due piccoli Angeli… Insomma, due bambini particolari che avrebbero riportato la futura e definitiva pace nel mondo. Infatti, appena venuti al mondo, lui e Francesco Rizzo li avrebbero dovuti portare lontano dall’Italia e precisamente a Fatima in Portogallo, un luogo santo dove erano avvenute le apparizioni mariane nel lontano 1917. A suo dire, così fece, tanto è, che a Febbraio e precisamente il giorno 13, mi chiamò dicendomi che presso una clinica segreta del nord Italia aveva partorito Michele ed Angelica, ed io stesso non potevo avvicinarli in quanto li avrei messi in serio pericolo e/o addirittura ucciderli con le mie stesse mani in quanto indotto a farlo dai poteri del demonio. I bambini, nel frattempo, erano stati affidati momentaneamente ad una suora dal nome Abigail la quale si assunse l’onere santo di accudirli e di nutrirli. Un giorno mi disse, che per accelerare l’opera di salvezza universale, dovevo aumentare il mio contributo economico, e aggiunse: “Sappi che io come Spirito Santo devo sostenere grandi combattimenti con il demonio e sono avvolto in un filo spinato, e pertanto, per alleviare le mie martellanti sofferenze fisiche e spirituali, ho bisogno del tuo vitale apporto per cui devi aiutami ad innalzare quante più croci in tutto il mondo. Senza pormi altre domande e soggiogato da questa inquietante e malefica figura, iniziai a partecipare attivamente a questa presunta opera. Fu così che nel corso dell’anno 2008 da maggio a Dicembre sempre su continue pressioni legate a questa missione, mi chiese di aiutarlo rimettendo direttamente nelle sue mani ulteriori assegni a lui stesso intestati, per un importo pari a 20.000 euro.
A maggio 2008, mi fece intestare altri tre assegni per un importo totale di 30.000 euro (luglio 2008) ad una certa “Maglio Rosa” di Lecce, dicendomi che era una persona che si sarebbe occupata personalmente di ordinare altre croci. Inoltre, a settembre del 2008 mi chiese ripetutamente di finanziare in modo decisivo il progetto finale e sempre riferito alle croci per cui, dietro sua esplicita richiesta mi chiese di intestare altri assegni per un importo pari a 35.000 euro sempre alla stessa “Maglio Rosa” e di cui non sapevo assolutamente chi fosse. Sistematicamente privato di raziocinio intellettuale e completamente succube delle sue ossessive richieste economiche, a ottobre 2008 gli consegnai ulteriori due assegni per un importo totale pari a Euro 25.000, direttamente intestati a Paolo Catanzaro. Siccome, “il mistico” si dichiarava – al telefono – continuamente sofferente e quindi impossibilitato a muoversi dal proprio letto, gli assegni li consegnavo nelle mani di Francesco Rizzo.

Il tumore alla testa
Inoltre, nell’anno 2009, mi disse che un ennesimo tumore lo aveva colpito alla testa e molto probabilmente sarebbe passato a miglior vita… poiché non ce l’avrebbe fatta a superare questa ulteriore angosciosa prova terrena. Con incessanti pressioni psicologiche, e così alimentando in me ulteriori “strani” sensi di colpa, mi pregò di prendermi cura dei bambini tenuti ben nascosti in Portogallo e che un giorno io stesso li avrei avuti direttamente sotto la mia custodia. Tornando all’intervento chirurgico alla testa, mi disse che lo stesso sarebbe avvenuto in una clinica privata del nord Italia e che per tale delicato intervento occorrevano 150.000 euro e pertanto ancora una volta gli versai un acconto di 70.000 euro a fine dicembre 2009 e la restante cifra di 80.000 euro nei primi dieci giorni di gennaio 2010. Dette cifre le rimisi con 2 assegni per l’importo di totale di 150.000 euro direttamente intestati Paolo Catanzaro. Nel corso dell’anno 2010 verso fine Marzo dopo aver provveduto a pagare il falso intervento alla testa, il Catanzaro, mi telefonò e mi disse che, nonostante il mio contributo economico, presto sarebbe morto e che prima dell’ennesima falsa dipartita dovevo provvedere ad acquistare un gioiello (precisamente un anello che custodiva il sangue di Gesù Cristo) e che lo stesso gli sarebbe servito per affrontare la sua discesa all’inferno dove avrebbe liberato tutte le anime dannate da sempre.
A tal proposito consegnai a fine marzo un altro assegno pari a euro 10.000 nelle mani di Francesco Rizzo, che intestai a “F. W.” nonché altri due assegni rispettivamente, di 10.000 euro e 8.000 euro sempre intestati alla stessa F. W., giustificando tale nominativo col fatto che “essa” era la nuova titolare della Gioielleria “***” di Brindisi. Inoltre, nel corso della stessa telefonata mi aggiunse che prima di morire mi avrebbe affidato a tale Anna P. che lui chiamava “Joel” e quindi suo Angelo preferito e che lei stessa si sarebbe presa cura di me, durante la sua lunga assenza. Durante la frequentazione di Anna P., un giorno mi arrivò un’altra strana telefonata da un numero privato e nella stessa occasione, Paolo, mi disse: “Michele, grazie alla tua fede e grazie all’anello che mi hai acquistato i piani di Dio su di me sono cambiati: non stare più in pena per me, poiché io sono prima morto e poi risorto… Ti rivelo, che, io di persona devo seguire e portare a termine l’opera delle croci”. Non passò molto tempo, che tornò nuovamente a chiedermi insistentemente di aiutarlo compiendo ulteriori altri sacrifici personali, per cui a Settembre 2010 gli intestai un altro assegno di 7.200 euro.

Il secondo appartamento
Mi ringraziò e mi disse che presto sarebbero arrivati i “nostri bambini”, Michele ed Angelica e a tal proposito con la solita enfasi da mistico mi annunciò che presto sarei diventato padre per la terza volta e che questa gioia me l’avrebbe data Anna P. In funzione di questa inaspettata notizia, sempre su indicazione del Catanzaro, avrei dovuto provvedere ad acquistare una casa sia ad Anna P. sia a Francesco Rizzo e che quest’ultimo avrebbe provveduto in futuro a custodire in segretezza i bambini, Michele ed Angelica, nella casa appositamente che avrei dovuto acquistare per loro. Fu così che provvidi a gennaio del 2011 a intestare due assegni di 16.000 euro cadauno, rispettivamente, il primo ad Anna P. e il secondo a Francesco Rizzo, assegni che dovevano servire come anticipo per l’acquisto delle due case e che successivamente il costruttore “Morleo” di Brindisi – in separata trattativa – intestò e vendette direttamente a loro due.
A completamento dell’acquisto dei 2 immobili, inoltre, provvidi con il mio intervento personale all’accensione dei mutui trentennali presso il Banco di Napoli di Bari, sia ad Anna P. sia a Francesco Rizzo, facendo a entrambi da garante fino all’estinzione dello stesso mutuo trentennale. Staccai inoltre, altri due assegni dell’importo di 3.000 euro cadauno, sia a Anna P. sia a Francesco Rizzo per pagare le immancabili spese notarili. Sempre a gennaio del 2011, Paolo, mi disse che per proteggerli da eventuali attacchi del demonio, serviva un gioiello prezioso per i bambini Michele ed Angelica e in questa occasione mi fu detto di consegnare un altro assegno nelle mani di Francesco Rizzo con l’importo di 3.500 euro che intestai a sempre a “F. W.”. A febbraio del 2011, ormai schiavo delle richieste ossessive del sedicente mistico, mi chiese un altro assegno di 10.000 euro da versargli l’opera delle croci. All’inizio del 2012 Anna P. mi comunicò che era incinta e finalmente avrei coronato questa grazia che Paolo mi aveva preannunciato.

L’arrivo della bambina
Vivevo un momento splendido della mia vita insieme a Anna e trascorrevamo tutti i week end nella casa che le avevo acquistato a partire dal settembre del 2011. Purtroppo notavo che la pancia di Anna nel corso del 2012 era aumentata ma non più di tanto. Poiché Paolo mi aveva vietato di fare domande a lei, per cui, se avessi avuto dubbi o chiarimenti in merito alla gravidanza dovevo fare riferimento solo a lui. Quando a settembre gli chiesi come mai il bimbo non nascesse ancora, il mistico mi rispose che Anna, essendo un Angelo, aveva deciso spontaneamente di bloccare la gravidanza in quanto non era ancora pronta per far nascere la creatura. Gli chiesi spiegazioni e lui mi rispose, che quella creatura che doveva nascere era il capo dei demoni dal nome BAAL e mi disse di non rivelare a nessuno questa notizia e neppure ad Anna in quanto diretta interessata e angelo ubbidiente tenuto all’oscuro dallo stesso spirito santo.
Nell’occasione, mi disse che Anna, così come fanno gli orsi in letargo aveva bloccato la gravidanza e che quindi per il momento il bambino non era in grado di nascere. Ovviamente, di questi presunti segreti che Dio gli rivelava non avrei dovuto farne parola con nessuno, né tantomeno l’avrei potuto fare con la stessa Anna in quanto se fossi venuto meno a questa promessa, avrei sicuramente messo in pericolo la stessa vita di Anna e del bambino.
Allorché, gli chiesi precise informazioni su dove fossero i fantomatici bambini, (Michele ed Angelica) mi ribadì che, gli stessi erano nascosti e che lui li faceva spostare continuamente di nazione in nazione poiché alcuni cospiratori in seno alla Chiesa di Roma li braccavano per ucciderli. In sostanza, dovevo avere fede in lui e aspettare i tempi giusti e cioè l’anno 2012 in quanto anno profetizzato come fine del mondo e che comunque si sarebbe sicuramente evitata, grazie anche alla mia Fede e a ciò che avevo fatto per lui stesso, Francesco Rizzo e l’intera “setta” ma soprattutto dovevo tenere solo per me, il segreto della venuta al mondo di Michele ed Angelica.
Il cambiamento di sesso
Nel 2013, il sedicente mistico mi comunicò che si sarebbe assentato per lunghi mesi ma che poi sarebbe tornato come donna e che grazie alla sua natura Divina, questa cambiamento doveva essere un dono speciale concessogli da Dio Padre. Pertanto, una volta avvenuta questa trasformazione ci saremmo sposati e saremmo vissuti insieme con i suddetti bambini. Tuttavia, il rapporto con Anna P. (inizialmente “freddino”) ben presto si trasformò in sincero amore di coppia, per cui, lentamente cominciai a dare più interesse a questa nuova esperienza in quanto mi faceva sentire libero e felice in tutti sensi… Pertanto, a partire da luglio 2014, notai che la pancia di Anna ricominciò nuovamente ad aumentare di volume e compresi che la creatura tanto attesa finalmente prendeva forma e sarebbe nata nei tempi dei comuni mortali. Anna ovviamente non mi poteva parlare di niente in quanto Paolo, gli aveva assolutamente vietato di rivelare qualsiasi cosa della bambina. Il Catanzaro, nel frattempo, rifacendosi vivo telefonicamente mi ribadiva che molto presto tante cose sarebbero cambiate. Mi disse, che, Michele ed Angelica sarebbero tornati tra noi e che grazie ad essi il demonio sarebbe stato sconfitto per sempre.
A febbraio del 2015 e precisamente il giorno 10 finalmente nacque ***, bambina tanto attesa a cui ho dato subito il mio cognome. Nel corso del 2015, il sedicente mistico, si raccomandò di non battezzarla poiché un giorno l’avremmo fatto alla sua presenza quale incarnazione dello Spirito Santo e alla presenza di Francesco Rizzo (San Michele Arcangelo) per cui fece riportare ad Anna P., la notizia falsa che, io stesso ero contrario al battesimo in Chiesa. All’improvviso e in modo inaspettato, a luglio del 2015, “Paola” mi annuncia che il giorno 25 dello stesso mese si sarebbe unita in matrimonio con Francesco Rizzo e che non potevo essere presente perché vi era un grosso pericolo sia per me sia per i bambini e i quali a suo dire, nel frattempo erano stati portati in custodia a Padova presso i suoi genitori adottivi di nome Vittorio Boraso e Grabriella Munari.
Ricominciò a raccontami, che questi ultimi erano la reincarnazione di San Gioacchino e Sant’Anna genitori della Madonna. In quella circostanza mi disse che pur affermando di essere incarnato nello Spirito Santo, in realtà lo Spirito Santo altri non era che la Madonna e che lei stessa (Paola) finalmente si sarebbe manifestata al mondo intero come nuova Madonna. Tra l’altro, mi confidò, che il matrimonio celebrato pubblicamente con Francesco Rizzo era solo una farsa e che comunque un giorno ci saremmo sposati mantenendo fede alle precedenti promesse riferite soprattutto ai Bambini, Michele e Angelica, dati in provvisoria custodia ai signori Boraso. Tuttavia, quasi senza accorgermene cominciai a scivolare lentamente nel baratro dell’autodistruzione economica: nel 2016, con la ricomparsa di “Sveva Cardinale” alias Paola Catanzaro, abilmente raggirato dallo stessa, si vengono a delineare altri scenari, complice la mia totale “assenza mentale” in quanto ancora soggiogato completamente da questa nuova figura al femminile e dovuta al costosissimo cambio di sesso effettuato a Bankok in Thailandia.

L’atelier da sposa e il film
Pertanto, non contenta di avermi sottratto il precedente denaro, a febbraio 2016, mi chiese insistentemente di aiutarla ad iniziare la nuova attività di stilista, convincendomi a versarle Euro 55.000 tramite un mio bonifico. Inoltre, con la collaborazione di un regista da lui stesso finanziato presumo con il mio denaro sottrattomi negli anni, riesce a girare un film sulla sua vera natura femminile, e cioè, il film “Un nuovo Giorno”. Pertanto, in occasione della proiezione di detto film a Brindisi, “Paola” ormai divenuta “Sveva Cardinale” mi presentò il regista Stefano Calvagna. Parlando con il regista, “Paola” comincia nuovamente “a lavorarmi” ai fianchi in modo che partecipassi economicamente alla realizzazione di un altro presunto film dal titolo “Riflessioni Obbligate” prodotto dalla “Poker Entertaiment” col costo di partecipazione di 544.000 euro che versai con tre bonifici alla medesima POKER, rispettivamente, di euro 61.000, 244000 e 244000 firmando un contratto di cointeressenza. Preciso che, mi costrinse a farlo, in quanto a suo dire, la storia del film sarebbe non altro che il racconto della sua vita mistica e dell’opera salvifica delle croci, nonché dell’intervento Divino con la nascita dei bambini “Michele ed Angelica” che a loro volta avrebbero salvato il mondo dal totale dominio del demonio.

(1 – Continua)