Educatore spacciava hascisc ai ragazzini della comunità in cui lavorava

Era stato assunto come educatore presso una comunità per minori di Latiano ma ogni giorno vendeva ai ragazzi dai 20 ai trenta grammi di hascisc: un giovane di 25 anni, di San Donaci, è stato raggiunto da un’ordinanza di obbligo di dimora emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis che non ha accolto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla procura.
Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di San Vito, sono partite dopo la denuncia di un minorenne che era stato picchiato più volte dall’educatore e dagli altri ospiti della struttura per aver rivelato alla famiglia che nella comunità circolava droga.
Dalle indagini emerge anche che la coordinatrice della comunità latianese, avrebbe intimato ai familiari del ragazzo picchiato di non presentare denuncia altrimenti li avrebbe a sua volta querelati per diffamazione.
Secondo quanto appurato dai carabinieri, l’educatore avrebbe in particolare ceduto hascisc a due minorenni, uno brindisino e uno rumeno: il primo è risultato positivo a più di 40 test sull’uso di cannabis effettuati all’interno della struttura, l’altro a 14.
Quando uno dei ragazzi aveva rivelato ai familiari che nella comunità veniva spacciava sostanza stupefacente, l’educatore lo avrebbe morso dietro il collo e picchiato, aveva poi subito l’aggressione di altri ospiti che lo avevano etichettato come infame e la sua stanza era stata riempita di schiuma.
Interrogato nel corso di un incidente probatorio alla presenza di una psicologa, il ragazzo ha confermato le aggressioni subite e ha chiesto di lasciare la struttura di Latiano ottenendo di essere trasferito in una comunità della provincia di Bari.
L’educatore, che nel frattempo ha lasciato la struttura (perché l’indagine risale addirittura al 2019) è stato raggiunto dalla misura dell’obbligo di dimora ed è indagato a piede libero per spaccio di sostanza stupefacente a minori, oltre a violenza a minacce.