Una escort non si “rifiuta” mai: mondezza & tangenti, retroscena dei 12 clamorosi arresti

Tangenti, assunzioni e la ciliegina della escort per ammorbidire i politici: il tutto come corollario agli affari nel settore degli appalti per i rifiuti urbani, oltre a un sistema che prevedeva anche il finanziamento illecito di liste civiche per le elezioni comunali a Torchiarolo e Villa Castelli: è questo il retroscena dei dodici arresti (due in carcere e dieci ai domiciliari) operati questa mattina dai carabinieri di Brindisi.
Nel provvedimento del gip Paola Liaci sono contestati reati di associazione per delinquere, corruzione, truffa, finanziamento illecito dei partiti, falsa testimonianza e anche favoreggiamento della prostituzione.
Secondo quanto accertato gli imprenditori della Rete Servizi Srl, una società che si occupa di raccolta dei rifiuti solidi urbani e che ha sede a Carovigno (Brindisi) avrebbero versato somme in denaro e garantito assunzioni di persone vicine ai politici in cambio di favori nell’assegnazione degli appalti. I politici coinvolti avrebbero favorito gli interessi della Rete Servizi S.r.l., società di raccolta rifiuti urbani, intestata formalmente a due donne, ma in realtà gestita da Pecere Angelo e Leobilla Pasquale.
Due i Comuni interessati. Torchiarolo, dove per le elezioni comunali 2015, ci sarebbe stato l’appoggio elettorale al candidato sindaco Serinelli, con un finanziamento illecito di 3.000 euro, in cambio dell’appalto a favore della «Reteservizi srl».
Villa Castelli, per le elezioni comunali 2014, ci sarebbe stato l’appoggio elettorale al candidato Sindaco Caliandro Vitantonio, con un finanziamento illecito di 5.000 euro in cambio dell’appalto a favore della «Reteservizi srl».
In carcere sono finiti: Pasquale Leobilla, di Carovigno, 61 anni, e Angelo Pecere, di Carovigno, 62 anni.
Ai domiciliari invece: Giuseppe Velluzzi, di Potenza, 46 anni; Francesco Pecere, di Carovigno, 69 anni; Cosima Celino, di Carovigno, 46 anni; Nicola Serinelli, sindaco di Torchiarolo, 66 anni; Maurizio Nicolardi, di Torchiarolo, 51 anni; Vitantonio Caliandro, sindaco di Villa Castelli, 66 anni; Giuseppe Guarini, di Carovigno, 62 anni; Giacomo Dormio, di Monopoli, 51 anni; Giovanbattista Selvaggi, di Poggiorsini (Bari), 56 anni; Michele Zaccaria, di San Pietro, 59 anni.
Nicola Serinelli avrebbe ricevuto denaro come contributo per la campagna elettorale comunale in favore della lista civica «rinnoviAmo Torchiarolo- Nicola Serinelli Sindaco». Maurizio Nicolardi, vicesindaco di Torchiarolo, uomo di fiducia e collaboratore fidato del sindaco, avrebbe intrattenuto rapporti con il Pecere, interessandosi di far assumere persone vicine, in cambio dell’accordo bonario circa la restituzione di somme di denaro dovute alla Reteservizi dal Comune di Torchiarolo.
Vito Antonio Caliandro, sindaco di Villa Castelli, in concorso con Pecere e Leobilla, avrebbe commesso «Falsa testimonianza», per aver asserito innanzi al Tribunale di Brindisi, nel corso di un procedimento, che la Reteservizi SRL avesse svolto servizi aggiuntivi rispetto alle originarie previsioni contrattuali. Inoltre avrebbe ricevuto denaro quale contributo alla campagna elettorale relativa alle elezioni amministrative del Comune di Villa Castelli, in favore della lista civica «Caliandro» Sindaco. E avrebbe favorito la Reteservizi Srl nell’aggiudicazione di gare d’appalto per la raccolta dei rifiuti in quel comune.
Giuseppe Velluti sarebbe stato il referente dell’organizzazione nella pubblica amministrazione. Consulente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Poggiorsini, Biccari e delle Isole Tremiti, avrebbe prodotto la documentazione necessaria, in modo occulto, in maniera da favorire la Reteservizi SRL nell’aggiudicazione dei bandi di gara.
Giovanbattista Selvaggi, vice Sindaco Poggiorsini (Ba). In cambio di varie utilità avrebbe adottato corsie preferenziali illegittimamente a vantaggio della Reteservizi SRL riguardo potenziamento e ammodernamento delle strutture dedicate alla raccolta differenziata e all’autocompostaggio, in cambio di assunzioni di soggetti allo stesso vicini.
Michele Zaccaria, responsabile ufficio tecnico comune di Squinzano, per corruzione continuata per l’esercizio della funzione. Nominato componente esperto per l’esame delle offerte tecniche relative all’appalto per l’affidamento del servizio pubblico di igiene urbana nell’Ambito di Raccolta Ottimale, associazione tra i comuni di Gallipoli, Alliste, Melissano, Racale e Taviano, in diverse circostanze, in virtù di medesimo disegno criminoso, avrebbe esercitato le sue funzioni a vantaggio della RETESERVIZI S.r.l., nell’aggiudicazione delle gare d’appalto, in cambio di denaro.
Giuseppe Guarini. Favoreggiamento della prostituzione e false dichiarazioni sull’identità altrui. In qualità di gestore dell’Hotel «Sotto le stelle», sito in Carovigno, interrogato circa la predetta struttura della presenza di una escort, avrebbe reso dichiarazioni mendaci.
Sullo sfondo appunto ci sarebbe anche l’impiego di una escort che sarebbe stata ospitata nell’hotel di Carovigno. La prostituta, una ragazza rumena di 28 anni, giungeva in aereo all’aeroporto di Bari, accompagnata in hotel e gestita in modo da soddisfare le esigenze dei politici che Leobilla e Pecere intendevano soddisfare. Per fare in modo che ottenesse carta d’identità e permesso di soggiorno era stata assunta fittiziamente dalla società Reteservizi. E le era stata procurata anche un’abitazione da utilizzare come casa d’appuntamento.
Le indagini si sono occupate anche dell’iter per la realizzazione di un impianto di compostaggio che non è poi stato portato a termine. Sono 27 in tutto le persone indagate: ci sono dirgenti comunali e amministratori pubblici.