“Fate troppo rumore e disturbate i vicini”: con questa motivazione, il Comune di Carovigno (la firma è del responsabile del servizio Teresa Urso) ha sospeso l’autorizzazione agli sbandieratori “Nzegna”, ai musici “Carvinati” e “Rione Castello” l’autorizzazione all’utilizzo per gli allenamenti della palestra e dell’atrio delle scuole medie “Cavallo e Morelli”.
Gli sbandieratori e i musici svolgevano qui l’istruzione teorico-pratica, di strumenti musicali, il maneggio della bandiera. L’autorizzazione risaliva all’aprile 2012.
“L’elevata intensità delle immissioni acustiche connessecon l’attività, anche alla luce dei diversi e persistenti esposti sia scritti che verbali fatti pervenire a quest’ufficio dai residenti nelle zone limitrofe agli istituti scolastici, si rende necessario adottare i conseguenti provvvedimenti a tutela della tranquillità dei residenti. Pertanto si dispone la revoca delle autorizzazioni a partire dall’1 giugno 2018 e si invitano le associazioni a procedere alla consegna delle chiavi delle palestre”: è quanto comunicato dall’Amministrazione di Carovigno”.
Il Gruppo Sbandieratori Battitori Nzegna ha scritto questa nota sulla sua pagina Facebook: “Tranquilli residenti “disturbati”, da oggi noi faremo ancora più rumore! Lo faremo altrove, lontano dalle scuole, ma il silenzio di cui godrete sarà assordante, vi tormenterà. Sarà il silenzio tombale delle devianze delle nuove generazioni che trovano facile e comodo rifugio nella becera quiete delle droghe, del conformismo e della quotidianità sempre più scevra da ogni forma di cultura e lontana dai nobili valori. Ancora una volta avete perso una sana e buona occasione per tollerare i vostri egoismi e pensare al futuro e alla crescita dei vostri giovani che, oggi, perdono spazi e punti di riferimento importanti, poiché di fatto impediti nel normale esercizio di un’attività che porta lustro al nostro paese, oltre che grande beneficio alla Carovigno giovane, alla Carovigno che cresce. Siete avvisati, noi non ci fermeremo, andremo avanti imperterriti, contro tutto e tutti e a qualsiasi costo, anche contro quella POLITICA che ancora oggi è indifferente al problema dell’assenza di strutture adeguate per un corretto svolgimento di tali attività.
“Troppo facile ricordarsene in campagna elettorale!
D’altronde, gli sbandieratori esistono da più di 50 anni a Carovigno e chissà perché sono utili solo quando occorrono manifestazioni in cui rappresentare lo splendore del nostro territorio o solo in occasioni delle festività pasquali, allorquando tanto si decanta l’autenticità delle nostro folclore o, persino, quando vi arrabattate a racimolare consenso nelle associazioni fatte di persone che per voi rappresentano solo un numero elettorale! Non provate neanche a strumentalizzare la problematica in campagna elettorale, riceverete l’effetto contrario! I vostri programmi sono alquanto eloquenti al riguardo, nessuna traccia di NOI!!! Ricordatevene quando sarà calato il silenzio, perché noi saremo ancora lì a far tanto rumore. Noi non siamo novità, noi non abbiamo bisogno di ripartire, noi non abbiamo bisogno di sbloccare, semplicemente continueremo a fare ciò che facciamo e ricordatevelo cari concittadini, tra i due interessi entrambi meritevoli di tutela, ovvero la quiete pubblica e la buona salute delle giovani generazioni fondata su un percorso di crescita culturale legato alle tradizioni del nostro paese, prediligeremo sempre e decisamente il secondo.
Di quiete si muore in questo paese, DI CULTURA SI VIVE e SI VIVRA’!!! Ad maiora, semper”.