E’ stata sospesa per tre mesi dall’attività di medico convenzionato con la Asl, la dottoressa brindisina Francesca Valzano, indagata nell’inchiesta sui furti di farmaci all’ospedale Perrino. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brindisi dopo l’interrogatorio di garanzia svoltosi nei giorni scorsi.
Il medico brindisino è accusato di falso ideologico in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dell’Inps. Avrebbe firmato almeno tre certificati medici in cui attestava una lombosciatalgia inesistente al suo assistito Salvatore Sorge, ossia della Sanitaservice poi arrestato per furti di medicinali all’ospedale Perrino.
Secondo l’accusa, grazie a quei certificati medici, Sorge aveva potuto assentarsi dal lavoro per effettuare lavori edili presso l’abitazione e l’ambulatorio della stessa dottoressa.
Nell’inchiesta è coinvolto anche il marito Michele Marchese, pure lui medico, e a sua volta accusato di falsità ideologica in atto pubblico e tentativo di truffa aggravata. Altri tre medici, tutti veterinari, sono invece indagati per ricettazione: avrebbero acquistato in nero da Sorge i farmaci rubati in ospedale: si tratta di Sebastiano Tiralosi, Giuseppe Russo e Giuseppe Gallo.
L’inchiesta, condotta dai carabinieri del Nas di Taranto, ha documentato con videoregistrazioni e intercettazioni telefoniche, i furti seriali effettuati dal dipendente della Sanitaservice e da alcuni complici in ospedale, seguendo poi i passaggi successivi, con la vendita dei medicinali rubati dall’unità di anestesia e rianimazione ad almeno tre noti veterinari, rispettivamente titolari di cliniche a Brindisi, Mesagne e Lecce.
Dodici complessivamente le persone indagate dal pm Francesco Carluccio. La Asl di Brindisi e la Sanitaservice hanno annunciato la decisione di costituirsi parte civile nel processo per chiedere il risarcimento del danno.