Giada è morta, Vittorio ancora non lo sa: un amore distrutto sulla strada

Vittorio ancora non lo sa, nel sonno indotto dal coma farmacologico. Accanto a lui i familiari. Il papà guida ambulanze, chissà quante tragedie ha visto, ora c’è il suo ragazzo che lotta contro la morte. Vittorio non lo sa che Giada è morta: la sua compagna, la sua amica. Presto sarebbe stata la sua sposa, anche se non avevano fretta perché il loro nido d’amore ce l’avevano già.
Giada Malerba aveva appena compiuto 23 anni ed è morta domenica pomeriggio sul curvone maledetto, l’ultimo, della statale 613 che da Lecce porta a Brindisi. Come altre mille volte era sul sellino posteriore della Mv Agusta 910 di Vittorio Verardi che di anni ne ha 32. Una passeggiata in moto in un soleggiato pomeriggio domenicale dalla loro San Pietro Vernotico sino a Brindisi.
L’incidente intorno alle 15.45: Vittorio ha perso il controllo della moto, probabilmente non andava neanche veloce. Il mezzo è rimasto quasi intatto sull’asfalto, rimbalzando contro il guardrail. Giada è stata sbalzata oltre la strada, forse ha sbattuto contro un albero. E’ morta sul colpo. Vittorio è stato trasportato in ambulanza al Perrino, in codice rosso. La prognosi non è stata ancora sciolta.
La strada è stata chiusa per alcune ore: al lavoro vigili del fuoco, sanitari del 118, polizia locale e stradale.
Giava aveva lavorato in paese in un negozio di cosmetici e aveva un amore smisurato per gli animali randagi, cani e gatti, che soccorreva e alcune volte accoglieva in casa.
Vittorio lavora per un’azienda automobilistica e ha trovato il tempo anche di laurearsi, lo scorso anno, in Archeologia. Sempre con il sostegno di Giada. Si sarebbero sposati presto, forse l’estate prossima, ma non avevano fretta visto che vivevano felici nella casa che avevano acquistato e stavano ristrutturando nel centro storico di San Pietro Vernotico.
Vittorio non lo sa ancora, e al risveglio qualcuno glielo dovrà dire.