Ha aperto gli occhi e ha sorriso: sarà trasferita in Ostetricia la donna folgorata

Ha aperto gli occhi, ha anche sorriso e prestissimo potrà stringere tra le braccia il suo bimbo appena nato e che ancora non ha potuto vedere: sta meglio la donna mesagnese di 42 anni rimasta folgorata giovedì sera mentre faceva la doccia in casa. La rapidità dei soccorsi del personale del 118 e la professionalità dei medici del reparto di rianimazione dell’ospedale Perrino hanno contribuito a ribaltare una situazione che nelle prime ore sembrava disperata: la paziente è ancora ricoverata nel reparto di terapia intensiva ed è tenuta sotto stretta osservazione dai sanitari, ma le sue condizioni sono in netto miglioramento, tanto che
i medici stanno valutando il suo trasferimento nel reparto di Ostetricia dove, appena giunta in ospedale a bordo di un’ambulanza, aveva dato alla luce il bambino con un parto cesareo d’urgenza effettuato da due ginecologhe di turno con il supporto di una neonatologa dell’Utin.
Il bimbo sta bene proprio grazie alla rapidità dell’intervento e all’immediatezza delle cure nell’Unità di terapia intensiva neonatale.
Insomma un grande lavoro di squadra dei sanitari dell’ospedale Perrino che sembra aver evitato una tragedia tuttora inspiegabile e che ha tenuto con il fiato sospeso non solo l’intera comunità mesagnese, in cui la giovane professionista e il marito sono conosciuti e stimati, ma l’Italia intera.
Inspiegabile resta tuttora la causa della folgorazione, avvenuta mentre la donna faceva la doccia: forse un fulmine caduto nei pressi dell’abitazione, oppure una dispersione elettrica dell’impianto domestico. Anche il marito, per soccorrerla, era stato raggiunto da una scarica elettrica, per fortuna di minore intensità, mentre interrompeva l’erogazione dell’acqua.
Ma il peggio sembra per fortuna essere ormai passato: dopo il coma e la grande paura, la giovane mamma – che ha già una bimba di 4 anni – potrà abbracciare il maschietto venuto alla luce all’ottavo mese di gravidanza: in quelle ore drammatiche il papà lo ha chiamato Andrea, così come insieme avevano deciso da tempo. In cuor suo sapeva che presto avrebbe condiviso quella felicità anche con la moglie.