Il vescovo manda in pensione il Cavallo parato: “La gente pensa più a fotografare lui che a Gesù”

La processione del Cavallo Parato durante il Corpus Domini, la più antica della tradizione brindisina (risale al XIII secolo), viene ufficialmente cancellata: l’arcivescovo Domenico Caliandro lo ha comunicato questa mattina durante la messa dell’Assunta, celebrata presso il cimitero comunale. La decisione era nell’aria, dopo l’incidente avvenuto il 4 giugno scorso nei pressi di piazza Duomo quando Caliandro è scivolato dal cavallo, fratturandosi alcune costole. Ma il vescovo non ha collegato direttamente la sua decisione a quella caduta: “La gente pensa più a fotografare il cavallo piuttosto che pensare a Gesù e al significato di questo momento religioso”, ha spiegato annunciando la sua decisione. E ha spiegato che il suo incidente della caduta lo ha interpretato come un messaggio dal cielo per eliminare il cavallo dalla processione del Corpus domini.
L’evento era unico nel suo genere in quanto solo a Brindisi il Corpus Domini veniva condotto sul dorso di un cavallo. Alle radici della tradizione vi sarebbe la circostanza che ricorda l’approdo difficoltoso a Brindisi di Luigi IX re di Francia, di ritorno dall’Egitto durante la settima crociata (1248-1254).
La decisione di Caliandro è destinata a far discutere perché di fatto cancella la più antica tradizione religiosa brindisina. Dopo la caduta del vescovo e ipotizzando che non sarebbe più rimontato a cavallo nella prossima edizione, si era ipotizzato di utilizzare un calesse in modo da non far perdere comunque un momento cui i brindisini sono legati da secoli.