Lei ha 12 anni, il bulli sono suoi coetanei: aggredita in piazza Santa Teresa

L’hanno accerchiata, presa per i capelli, picchiata e insultata: una ragazzina di dodici anni è stata aggredita nella centralissima piazza Santa Teresa, a due passi dalla prefettura. Il branco era composto solo da suoi coetanei, tutti di età compresa tra i 12 e i 13 anni. Che non si sono fermati neanche quando una sedicenne è accorsa in suo aiuto.
Scene di violenza ingiustificabile in pieno centro e con protagonisti poco più che bambini accecati da un improvviso e inspiegabile impeto di aggressività. E non sarebbe l’unico caso di bullismo avvenuto nelle ultime settimane in piazza Santa Teresa, tanto che la polizia ha identificato gli aggressori e convocato in questura i loro genitori.
L’episodio è avvenuta nel pomeriggio di sabato 17 luglio. La ragazzina, con motivi pretestuosi, è stata circondata dal branco di bulli che l’hanno tenuta in trappola per alcuni lunghi secondi: l’hanno strattonata e picchiata, insultandola. Poco lontano c’era una ragazza più grande, di 16 anni, che resasi conto di quello che stava accadendo è intervenuta in sua difesa. Ma il branco ha continuato imperterrito e le ha inseguite sino all’abitazione della sedicenne, sempre in piazza Santa Teresa, dove le due si sono rifugiate: i ragazzini hanno fatto irruzione nell’androne, sono saliti sino al secondo piano prendendo a calci la porta dell’abitazione in cui si trovavano le due ragazze. Solo l’intervento del padre della sedicenne ha messo in fuga i bulli.
Pochi minuti dopo, sono arrivati i genitori della vittima e i poliziotti della sezione Volanti. Dopo ulteriori accertamenti “sono stati convocati in questura i genitori dei ragazzini che potrebbero essere stati protagonisti di anche altri simili episodi di bullismo.
Il questore, Ferdinando Rossi, ha chiesto al commissario Eugenio Cantanna, che si occupa dei progetti anti-bullismo nelle scuole di tutta la provincia di Brindisi, di seguire il caso mentre sarà inviata una informativa alla Procura dei minori anche se i ragazzini coinvolti hanno un età inferiore ai 14 anni e dunque non possono essere processati.
L’ADOC di Brindisi esprime apprezzamento per l’immediata identificazione dei minori
autori dell’atto di bullismo e sottolinea che l’episodio, per il numero di ragazzi
coinvolti e le modalità con cui si è manifestato, deve essere occasione per accendere i riflettori su di un fenomeno troppo spesso sottovalutato, soprattutto dalle famiglie.