Luca, vittima del Covid a 40 anni: il più forte portiere di calcetto

Morire quando ormai l’epidemia è quasi alla fine: è stato il destino tragico di Luca Brandi, una delle vittime più giovani del Covid in provincia di Brindisi. Aveva solo 40 anni ed era molto popolare per la sua passione: faceva il portiere nei tornei di calcetto. Uno dei migliori tra i pali dell’intera città, nonostante non fosse proprio un mingherlino: 130 chili che volavano ribaltando ogni legge di gravità quando le partite si facevano serie. Tanto che si diceva che quando una squadra volesse vincere un trofeo doveva per forza scegliere Luca.
E’ spirato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino: ha lottato con tutte le sue forze, sospinto anche dall’incoraggiamento di centinaia di amici sulla sua pagina Facebook.
Fuori dal campetto di calcio gestiva una sala scommesse al rione Commenda e prima ancora aveva aperto un negozio per il noleggio di film e videogiochi in via Cristoforo Colombo.
Un ragazzo che aveva saputo conquistarsi la simpatia sia tra gli amici del calcetto che nella vita quotidiana: “Io ancora non ci voglio credere Lu… le grandi sfide le hai sempre vinte … ho sperato con tutto il cuore che arrivasse la notizia che anche stavolta ne uscivi imbattuto… e invece no… questo merda di virus ti ha portato via, ha portato via una persona stupenda dal cuore grande, una persona sempre disponibile e pronta a farti sorridere … mi ha tolto uno dei più grandi rivali sul campo di calcio e allo stesso tempo compagno d avventura nei tornei. Era bello sfidarci Lu, era bello lottare per la stessa passione… non ho parole perché la rabbia è tanta. VOLA LEGGERO CUGi’”, scrive Ivano sulla sua pagina.
“Tutti i social parlano di te, della bella persona che eri, adesso insegna agli angeli a parare”, scrive Francesco. “Il potere.. il potere di far sorridere… Ciao Luca Brandi, buon viaggio amico”, scrive Federica.
Decine i messaggi di solidarietà alla famiglia. Luca viveva al rione Sant’Angelo nella cui parrocchia si svolgeranno i funerali.