Messaggio in una bottiglia, una ragazzina scrive al nonno morto: “Sono cambiate tante cose”

“Caro nonno, probabilmente questa lettera non ti arriverà mai: sono cambiate tante cose da quando te ne sei andato, davvero tante, siamo tutti cambiati e forse andandotene ti sei portato piccole parti di noi, addirittura è arrivata una pandemia mondiale”: nell’era dei social e della tecnologia, una ragazzina affida a una bottiglia di vetro e a un foglietto plastificato un emozionante messaggio indirizzato al nonno defunto e lo consegna alle onde del mare. Lei vive a Bitonto, in provincia di Bari, una città che il mare non ce l’ha e allora la immaginiamo su una scogliera, forse sul litorale di Santo Spirito, un’ultima lettura veloce, la bottiglia chiusa per bene per rendere quel messaggio d’amore inattaccabile dalle onde. E poi via, lanciata il più lontano possibile.
Se c’è un posto più vicino al Paradiso questo è l’oasi di Torre Guaceto, 100 metri più a sud delle spiagge di Santo Spirito. E’ lì che quasi ogni mattina Angela Argentieri, guida ambientale della cooperativa Thalassia, fa una passeggiata sulla spiaggia e tra gli scogli. Il suo compagno lavora nel Centro Faunistico dell’oasi e questo è il periodo in cui con le mareggiate le giovani tartarughe si spiaggiano o finiscono incastrate tra gli scogli. Ce ne sono 11 in cura prima di essere rimesse in mare. Ma stamattina il suo cuore batterà per un’altra emozione fortissima.
“Tra gli scogli non c’erano tartarughe, ma alcuni rifiuti in plastica e poi ho visto la bottiglia”, racconta Angela. Aprirla, leggere il messaggio, emozionarsi sino alle lacrime: è stato un momento. “Mi sono sentita custode di qualcosa di speciale”, racconta difendendo la lettera dall’eccessiva curiosità del cronista al quale concede solo qualche frase.
Ciao nonno, sono la tua piccola artista. Si firma cos’, piccola artista: “Spero tu ti trovi bene lì su, credo tu abbia già insegnato agli angeli l’arte, ti ho lasciato dei pennelli così fai vedere come sei bravo…”, scrive la ragazzina al nonno. E poi gli spiega quello che è accaduto da quando lui non c’è più: la pandemia, le mascherine, la segregazione. E si confida con lui, gli racconta delle difficoltà della didattica a distanza, del nervosismo in casa tra i genitori. “Ma stai tranquillo, poi si aggiusta tutto”.
E infine una confidenza dolce: “Sai mi sono innamorata di quel ragazzo, sì, quello che ti piaceva tanto. Ti voglio bene nonno. La tua piccola artista”.