Niente scarcerazione per Daniele Pietanza: il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta della difesa. Il direttore del personale della “Brindisi Multiservizi” rimane agli arresti domiciliari dal 10 maggio scorso, unico dei dodici indagati a essere recluso. Pietanza è agli arresti per peculato, furto e ricettazione mentre è indagato a piede libero per aver tentato di condizionare le ultime elezioni amministrative imponendo ai dipendenti della Multiservizi e alle loro famiglie di votare il candidato Pasquale Luperti. I giudici di Riesame hanno dunque seguìto la stessa linea del gip Tea Verderosa che aveva negato la scarcerazione di Pietanza, ritenendo tuttora sussistenti le esigenze di custodia cautelare.
Oltre a Pietanza sono indagati nella medesima inchiesta condotta dalla Digos di Brindisi lo stesso Pasquale Luperti, Carlo Zuccaro, Antonio Sirio, Nicola Iacobazzi, Pasquale Magrì, Maristella Tramonte, Cosimo Rizzello, Raffaele Zuccaro, Paolo Lanza, Pasquale Priore.
(Nella foto, da sinistra, Pasquale Luperti e Daniele Pietanza)